Hegel, probabilmente. Il movimento del vero - 9788816412958

Hegel, probabilmente. Il movimento del vero: Hegel, l'imponente filosofo, snodo fondamentale del pensiero dell'Occidente, ha sempre suscitato le mie resistenze. Non tanto per un'ostilità, quanto perché il suo formidabile sistema si annunciava come la fine di un'epoca. Ma Hegel spariglia sempre le categorie in cui i suoi lettori intendono rinchiuderlo. Il suo pensiero non si offre con facilità, ma invita il lettore a confrontarsi non tanto con ciò che Hegel afferma, quanto con il percorso in base a cui Hegel arriva a dire ciò che dice. Questo è il metodo che il filosofo propone: confrontarsi con una verità che è generata, che si fa in una storia; il prima e il poi non costituiscono una semplice successione, ma un movimento di cui non dominiamo completamente l'origine e la legge. Intorno a questa idea di verità lavorano le pagine di questo libro, suscitate dalla commozione per lo stile hegeliano, in quanto esso non riposa sulla presunzione di un possesso cosciente di sé e della realtà, ma sul riconoscimento di una lacerazione e di un negativo come strutture dell'io. La lettura di Hegel è anch'essa presa in questo spiazzamento continuo, in questa storia non lineare: alterità all'opera nel pensiero, processo che si genera nello spazio di un probabilmente.
Hegel, the imposing philosopher, fundamental hub of Western thought, has always piqued my resistance. Not so much hostility, but because his formidable system will announced as the end of an era. But Hegel always spariglia the categories in which his readers intend to put him away. His thinking is not with ease, but invites the reader to deal not so much with what Hegel says, as with the path by which Hegel comes to mean what it says. This is the method that the philosopher offers: confront a truth that is generated, which is done in a relationship; the first and then do not constitute a simple succession, but a movement whose master completely the origin and the law. Around this idea of truth work pages of this book, aroused by the commotion to Hegelian style, as it rests on the presumption of a self-conscious and possession of reality but on recognition of a tear and a negative ego structures. Reading Hegel is also taking this continuous displacement, in this non-linear story: otherness in opera, thought process that generates a space probably.