Il sé viene alla mente. La costruzione del cervello cosciente - 9788845926716

Il sé viene alla mente. La costruzione del cervello cosciente: A lungo la coscienza è stata sovrapposta a nozioni quali "spirito" o "anima", quasi che l'ultima parola sull'argomento spettasse di necessità alla filosofia o alla teologia. Da qualche tempo, tuttavia, i neuroscienziati hanno fatto della coscienza - che insieme alla natura profonda della materia e dello spaziotempo costituisce l'ultimo baluardo del sapere occidentale - uno dei loro oggetti di indagine prediletti: e si vanno profilando acquisizioni sorprendenti e controintuitive. Fra i massimi neuroscienziati spicca Antonio Damasio, che in questo densissimo libro approda a una sorta di summa della sua ricerca trentennale, dove i fondamenti di quella prospettiva antidualistica che lo ha reso celebre (si pensi al legame tra regioni cerebrali "arcaiche", come l'amigdala, e più recenti, come la corteccia prefrontale, nella genesi delle scelte morali e dei processi decisionali) sono integrati da nuove e complesse sequenze: quella sull'incidenza delle emozioni e dei sentimenti primordiali (il piacere e il dolore) come ponti connettivi tra il proto-sé e il sé; quella sul discrimine tra percezione e rappresentazione degli eventi interni ed esterni al nostro corpo come base biologica, unitamente alla memoria, nella costruzione dell'identità individuale; e in particolare frutto di una personalissima ricerca di unità ispirata alla rilettura di Spinoza...
For a long time the conscience has been superimposed on notions such as "spirit" or "soul", as if the last word on the subject was by necessity to philosophy or theology. For some time, however, neuroscientists have made of consciousness-that together with the profound nature of matter and spacetime is the last bastion of Western know-one of their favourite objects of investigation: surprising and counterintuitive acquisitions, and are starting to emerge. Among the leading brain scientists Antonio Damasio, who stands out very dense book reaches a kind of summa of his thirty years of research, where the fundamentals of that perspective antidualistica that made him famous (think of the connection between brain regions "archaic", such as the amygdala, and the latest, how the prefrontal cortex, in the genesis of moral choices and decision making processes) are complemented by new and complex sequences : the incidence of primal emotions and feelings (pleasure and pain) as connective bridges between proto-self and the self; the distinction between perception and representation of internal and external events to our body as a biological basis, together with the memory, in the construction of individual identity; and in particular--the result of a very personal quest for unity inspired by the reading of Spinoza ...