Avere una bella cera. Le figure in cera a Venezia e in Italia. Catalogo della mostra (Venezia, 10 maggio-25 giugno 2012). Ediz. illustrata - 9788889854822

Avere una bella cera. Le figure in cera a Venezia e in Italia. Catalogo della mostra (Venezia, 10 maggio-25 giugno 2012). Ediz. illustrata: La mostra e il catalogo analizzano un campo poco indagato della storia dell'arte, quello delle figure in cera a grandezza naturale, soggetto affascinante, ma al quale non è mai stata dedicata un'esposizione tematica prima d'ora. La mostra, organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, riunisce le opere esistenti in Italia prendendo l'avvio dal tema del calco e della maschera funebre, rappresentati da alcuni esemplari in cera di dogi veneziani del XVIII secolo, testimonianza unica dell'utilizzo di "doppi" in cera nelle cerimonie funebri. Seguono i volti dei santi e dei criminali, due temi ricorrenti nella tradizione ceroplastica. I primi rappresentati dalla serie di dodici busti di santi francescani (provenienti dalla chiesa del Redentore, Venezia) databili al XVIII secolo, in cera con occhi di vetro e capelli veri, opere che costituiscono un unicum nell'iconografia religiosa. A questi sono contrapposti una serie di teste in cera di criminali realizzate alla fine dell'Ottocento dall'allievo di Cesare Lombroso, Lorenzo Tenchini. Cinque volti in cera raffiguranti "un caucasico, un giapponese, un mongolo, un etiopico ed un beduino", sono invece opera del ceroplasta modenese Remigio Lei nella seconda metà del XIX secolo per la collezione etnografica-antropologica di Modena. La sezione centrale è introdotta da due ritratti a figura intera, a grandezza naturale e corredati dalle vesti d'epoca, di bambini veneziani del Settecento.
The exhibition and the catalogue analyzes a field investigated the history of art, that of wax figures life-size, fascinating subject, but which has never been given a thematic exhibition before. The exhibition, organized by the Fondazione Musei Civici di Venezia, brings together the existing works in Italy taking boot from theme of plaster death mask and consisting of some specimens in wax of 18th-century Venetian Doges, unique testimony of the use of "doubles" in wax in funeral ceremonies. Follow the faces of Saints and criminals, two recurring themes in the tradition of wax modelling. The first represented by the series of twelve busts of Franciscan Saints (from the Church of the Redentore, Venice) dating to the 18th century, in wax with glass eyes and real hair, works that represent an unicum in religious iconography. These are contrasted with a series of wax heads of criminals made in the late 1800s by the student of Cesare Lombroso, Lorenzo Tenchini. Five faces in wax depicting "a Caucasian, a Japanese, a Mongolian, an Ethiopian and a Bedouin", are the work of the modenese wax Modeller Remigio her in the second half of the nineteenth century for the ethnographic collection-anthropology of Modena. The middle section is introduced by two full length portraits, life-size and along with vintage clothes, of Venetian kids.