Guerra alle balene - 9788830426092

Guerra alle balene: Perché si continua a uccidere le balene? Per rispondere a questa domanda bisogna compiere un viaggio a ritroso nella storia della caccia ai cetacei, seguendo le rotte delle prime baleniere. Un viaggio che ha inizio nel Nord Atlantico, a sud dell'Islanda, quando il comandante Thomas Welcome Roys sparò il primo colpo del suo cannoncino a spalla da quindici chili, uccidendo una balenottera azzurra e dando inizio alla mattanza che avrebbe portato sull'orlo dell'estinzione la specie di maggiori dimensioni del pianeta. Era il 1855. Nel corso del ventesimo secolo, quando la caccia alla balena raggiunse l'apice, la grande carneficina dell'emisfero australe abbattè più di due milioni di individui. Esaltate e temute nei secoli passati per le enormi dimensioni e il misterioso comportamento, in meno di due secoli sono state annientate dal desiderio degli esseri umani di soggiogare forze ritenute ostili e ribadire la propria superiorità sulle altre specie viventi. E ai giorni nostri alcune nazioni - su tutte il Giappone - rivendicano il proprio diritto a continuare lo sterminio, nel nome della sovranità territoriale e di antiche tradizioni di pesca. Scritta da un giornalista impegnato in prima linea per la conservazione dell'ambiente marino, "Guerra alle balene" è una documentatissima denuncia di quanti, si tratti di balenieri norvegesi o artiglieri giapponesi, nonostante il divieto praticano ancora oggi una caccia spietata.
Because you continue to kill whales? To answer this question one has to make a journey back into the history of whale hunting, following the routes of the first whaleman. A journey that begins in the North Atlantic South of Iceland, when Captain Thomas Welcome Roys fired the first shot of his shoulder Cannon from fifteen pounds, killing a whale and beginning the slaughter that would lead to the brink of extinction the largest species on the planet. Was the 1855. During the 20th century when whaling reached its peak, the great slaughter of the southern hemisphere fell more than two million individuals. Exalted and feared in past centuries to the huge size and mysterious behavior, in less than two centuries were annihilated by the desire of humans to subdue the forces deemed hostile and reiterate its superiority over other species. And nowadays some countries-all about Japan-claiming their right to continue the extermination, in the name of territorial sovereignty and fishing traditions. Written by a journalist involved in the forefront of the conservation of the marine environment, "whale War" is a debt of denunciation than Norwegian whalers, or Japanese gunners, in spite of the ban still practice today a Seraphim falls.