Pedagogia del lavoro intangibile. Problemi, persone, progetti - 9788856813432

Pedagogia del lavoro intangibile. Problemi, persone, progetti: Qual è il ruolo della formazione nella cedente civiltà del lavoro? E quale il ruolo della pedagogia del lavoro e delle risorse umane? Ci piace pensare a una pedagogia del lavoro di impronta problematicista, coniugata alle istanze della problematicità, della persona e della progettazione. Attraversando problemi, persone e progetti del lavoro, il volume individua e analizza gli indicatori dell'intangibile pedagogico del lavoro. Dobbiamo rivalutare "il lavoro che non si vede", quel valore aggiunto che porta a superare il guado della sola produttività o prestazione per navigare il mare delle relazioni, dei conflitti, dei sensi e significati taciti, dei progetti comuni, dell'impegno etico, della cura per il lavoro e per il lavoratore. Il pensare-agire professionale, a partire da tali presupposti pedagogici, può essere così ripensato e riprogettato su sei capisaldi: la "capacitazione", la riflessività, la neotenia professionale, la narrazione, l'agire strategico e il pensiero caring sempre a metà strada tra formazione tecnica e umanistica. Questo è l'impegno di una pedagogia del lavoro - delle risorse umane e delle organizzazioni - che deve interrogarsi sul divenire soggetto-cittadino-lavoratore: orientata a superare, pur nelle diverse sfumature, l'immobilismo di un soggetto che "è definitivamente", a favore della dinamicità di un soggetto che "può divenire", di un disordine esistenziale (e professionale) inteso come forza e risorsa di cambiamento.
What is the role of training in the transferor civilization of work? And what is the role of pedagogy of the labour and human resources? We like to think of a pedagogy of problematicista print work, combined with the instances of problematic, and designer. Experiencing problems, people and labour projects, the volume identifies and analyzes the pedagogical work of the intangible indicators. We need to re-evaluate "the work that you can't see," the added value that leads to overcome productivity or performance-only Ford to navigate the sea of relationships, conflict, of the senses and meanings implied, joint projects, the ethical commitment, attention to work and for the worker. The think-Act professional, starting from these assumptions can be so educational, rethought and redesigned on six pillars: the "training", reflexivity, neoteny, narration, strategic planning and thought caring always halfway between humanistic and technical training. This is the commitment of a pedagogy of labor-human resources and organizations-which must consider the subject-oriented citizen-worker: becoming overcome, even in different shades, the immobility of a person who "is permanently" in favour of the dynamism of a person who "can become" an existential disorder (and professional) intended as a strength and resource for change.