Il secolo spezzato delle avanguardie. Il museo immaginato. Ediz. illustrata - 9788817076630

Il secolo spezzato delle avanguardie. Il museo immaginato. Ediz. illustrata: L'arte della prima metà del Novecento è un vorticoso susseguirsi di movimenti e "ismi". Difficile dunque definirla in un sistema chiuso e immutabile, meglio, e forse più giusto, cercare di catturarne lo spirito di molteplicità e di contaminazione continua attraverso un programma di mostre temporanee, percorsi visivi, tematici o storici che tengono conto di connessioni, rimandi e affinità tra artisti anche apparentemente lontani. Il secolo breve, racchiuso fra l'illuminazione elettrica del cielo di Parigi dall'alto della Tour Eiffel per l'expo del 1889 e il lampo devastante del fungo atomico a Hiroshima, ha forgiato il nostro immaginario di uomini contemporanei, frantumando le certezze del secolo lungo. Con queste esposizioni immaginate Philippe Daverio percorre strade poco battute, e si allontana dai consueti percorsi scolastici, cercando piuttosto assonanze e migrazioni, incontri reali o fantastici fra opere e artisti. Klimt, Balla, Kandinskij, Picasso e alcuni altri diventano così i cavalieri dell'arte, che hanno gettato i semi e inventato le "forme" del Novecento, e alcuni temi come la danza, l'ansia dell'uomo contemporaneo e la città, sono i luoghi, reali o ideali, che raccontano la "joie de vivre", la frenesia e la solitudine dell'esistenza nel XX secolo.
The art of the first half of the 20th century is a dizzying succession of movements and "ISMS". Difficult to define, therefore, in a closed system and immutable, better, more just, and perhaps try to capture the spirit of diversity and continuous contamination through a programme of temporary exhibitions, Visual pathways, or historical theme which take into account connections, references and affinities between artists apparently far too. The short century, enclosed between the electric lighting of the sky of Paris from the top of the Eiffel Tower for the expo of 1889 and devastating lightning mushroom cloud at Hiroshima, has forged our imagination of contemporary men, shattering the long century certainties. With these displays imagine Philippe Daverio along roads with little jokes and moves away from the usual educational routes, looking rather assonance and migrations, real or imaginary encounters between works and artists. Klimt, Balla, Kandinskij, Picasso and others become Knights of art, which threw the seeds and invented the "forms" of the 20th century, and some themes like the dance, the anxiety of modern man and the city, places, real or ideal, which tell the "joie de vivre", the frenzy and loneliness of existence in the 20th century.