Spagna. Diario di uno scrittore viaggiatore - 9788898823222

Spagna. Diario di uno scrittore viaggiatore: Pubblicato nel 1873, "Spagna" segna l'esordio di De Amicis in un genere di letteratura allora nuovo in Italia: il libro turistico, di tono tra giornalistico-documentario e letterario. Il libro è la rielaborazione delle corrispondenze inviate da De Amicis a "La Nazione" di Firenze in occasione del suo viaggio in Spagna all'epoca della breve permanenza su quel trono di Amedeo Savoia-Aosta, figlio di Vittorio Emanuele II. Il libro è diviso in 13 capitoli e ciascuno è dedicato a una città, ossia a una tappa del viaggio: Barcellona, Saragozza, Burgos, Valladolid, Madrid, Aranjuez, Toledo, Cordoba, Siviglia, Cadice, Malaga, Granada, Valencia. De Amicis gira liberamente alla stregua di un turista d'oggi, visitando monumenti, soffermandosi nei caffè, alloggiando in alberghi, assistendo a manifestazioni culturali (memorabile è la descrizione della corrida a Madrid), passeggiando per le strade, intrecciando discorsi con la gente del luogo. Tutto ciò ci viene restituito con una prosa di gradevole lettura, in cui sono riconoscibili le doti più caratteristiche di De Amicis scrittore: una vena non profonda, ma facile, limpida e continua e attitudine a un un modo di narrare familiare e pacato.
Published in 1873, "Spain" marks De Amicis' debut in a genre of literature then new in Italy: the tourist book, of tone between journalistic-documentary and literary. The book is a reworking of the correspondences sent by De Amicis to "The Nation" of Florence on the occasion of his trip to Spain at the time of his short stay on that throne of Amedeo Savoia-Aosta, son of Victor Emmanuel II. The book is divided into 13 chapters and each is dedicated to a city, that is, to a stop of the journey: Barcelona, Zaragoza, Burgos, Valladolid, Madrid, Aranjuez, Toledo, Cordoba, Seville, Cadiz, Malaga, Granada, Valencia. De Amicis tours freely like a tourist of today, visiting monuments, lingering in cafes, staying in hotels, attending cultural events (memorable is the description of bullfighting in Madrid), strolling the streets, interweaving talks with the locals. All this is returned to us with a prosia of pleasant reading, in which are recognizable the most characteristic gifts of De Amicis writer: a vein not deep, but easy, clear and continuous and aptitude to a way of storytelling familiar and calm.