Da Paisà a Salò e oltre. Parabole del grande cinema italiano - 9788883092893

Da Paisà a Salò e oltre. Parabole del grande cinema italiano: Entrare dentro l'immagine dei registi che hanno fatto grande il cinema italiano. È il tentativo di questo libro. Tanti elementi decidono l'immagine: caratteri, manie, impellenze vitali; ma ce n'è uno di fondo che l'attraversa dagli esordi alla fine di una carriera. Avviene così nell'immagine autoptica di Rossellini, in quella antropologica di Visconti, in quella amorosa di De Sica, in quella tecnica di Antonioni, in quella simbolica di Fellini, in quella feticista di Pasolini. Accanto ai massimi autori d'immagini c'è il ritratto di un attore unico, Alberto Sordi, eseguito nell'incrociarsi della storia dell'arte - la branca che indaga la smorfia delle maschere e dei mascheroni - e del ramo delle neuroscienze che spiega l'istinto di imitare (e recitare), base della cultura e dell'arte. Eduardo De Filippo è inquadrato nella luce e nell'ombra dei suoi lavori multimediali di scrittore, attore, regista di teatro, cinema e tv. La divisione delle sue opere in commedie dei "giorni pari" e dei "giorni dispari", ovvero del passato e del presente, appartiene a una scansione essenziale che incrocia tutti i nostri autori. E il passaggio da un paese antico, ancora segnato dai valori della terra, a un paese industrialmente sviluppato. Si va dall'immediato secondo dopoguerra del Novecento, marcato dal rosselliniano Paisà (1946), fino alla favola crudele del pasoliniano Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), che prevede anche il futuro, cioè - nello spettacolo e nella vita - la spinosa attualità.
Enter into the image of the filmmakers who made great Italian cinema. And the attempt of this book. Many elements decide the image: characters, foibles, vital emergencies; but there is one which crosses it from the beginning to the end of a career. Thus, in the image of autopsy Rossellini, Visconti, in anthropological loving that De Sica, Fellini, Antonioni's technique in that symbolic, in that Pasolini fetishist. Next to the highest authors of images there is a portrait of a single actor, Alberto Sordi, performed in the crossover of the history of art-the branch that investigates the grimace behind forms and masks-and the branch of neuroscience that explains the instinct to imitate (movies), the basis of culture and art. Eduardo De Filippo is framed in the light and shadow of his multimedia works as a writer, actor, theatre director, film and tv. The Division of his work in plays of "even" and "odd days", past and present, belongs to a crucial scan which intersects all of our authors. And the transition from an ancient country, still marked by the values of the land, industrially developed country. You go from the immediate postwar years of the twentieth century, marked by Pais?? (1946) of Rossellini, until cruel tale of Sal??, or the 120 days of Sodom pasoliniano (1975), which also provides for the future, that is-in the show and in life--the thorny topical.