«Il libro degli eventi». Calendario di storia e cultura polacca - 9788897414247

«Il libro degli eventi». Calendario di storia e cultura polacca: "L'anacronismo è forse una chiave universale di comprensione della perenne attualità della storia, perché riporta al più autentico e simultaneo disordine ciò che noi - pervicacemente - cerchiamo di riassettare con le nostre "ricostruzioni" a posteriori. Proprio per questo l'ordine apparente di una successione cronologica degli eventi, coi numeri crescenti degli anni che li accompagnano, come in questo libro, può sembrare uno dei modi meno inautentici e più rispettosi del naturale caos della storia. [...] Immaginarsi poi per una storia come quella della Polonia, per cui spazio e tempo si sono sbizzarriti in tutte le loro possibili dimensioni, scambi e interconnessioni. [...] Come si fa a raccontare davvero, con un minimo di sobrietà e di attendibilità tutto questo? Questo libretto ci prova, non certo in modo asettico e anaffettivo, ché anzi l'età giovine degli autori si farà qua e là sentire, con le sue predilezioni, idiosincrasie e piccole intemperanze, nonostante che io, Pimko, dottor professor, e per dirla tutta insegnante, dotto filologo dell'Urbe, li abbia costantemente ammoniti e messi in guardia..." (dalla Nota introduttiva di Luigi Marinelli)
"The anachronism is perhaps a universal key to understanding of the perennial relevance of history, so back to more authentic and simultaneous disorder what we--stubbornly--we try to fit with our" reconstructions "a posteriori. For this reason the apparent order of a chronological succession of events, with growing numbers of years that accompany them, as in this book, it may seem one way less inauthentic and more respectful of the natural chaos of history. [...] Imagine then for a story like that of Poland, that space and time have indulged in all their possible sizes, trade and interconnections. [...] How do you tell really, with a minimum of sobriety and all this trust? This booklet gives it a try, certainly not aseptically and affectionless, for indeed the age young authors will do here and there feel, with its predilections, idiosyncrasies and small excesses, despite that I, Pimko, Dr. professor, and to cap it all teacher, learned philologist of Rome, he constantly admonished and warned ... " (from the introductory note by Luigi Marinelli)