Flaiano e la pubblica amministrazione - 9788874170562

Flaiano e la pubblica amministrazione: Ennio Flaiano, che scriveva per non essere "incluso", pensava e faceva tutto da "abruzzese", come scrisse in una lettera un anno prima della sua scomparsa: "che cosa ho conservato di abruzzese, debbo dire, ahimè, tutto..." È stato definito a Pescara dal Maestro Camilleri come uno dei più grandi scrittori "postumi" del novecento. La viva intelligenza dell'opera del "satiro", oggi riconosciuta a tutti i livelli, merita di essere conosciuta ed approfondita, dai giovani e dai meno giovani, per gli attualissimi insegnamenti che è in grado di trasmettere. In occasione del centenario dalla nascita, la vita e le opere scelte di Flaiano sono state oggetto di un recente corposo volume, curato da Anna Longoni, per conto della Fondazione Luisa Flaiano, letterariamente animata da Diana Ruesh, responsabile del Fondo Flaiano presso la Biblioteca Cantonale di Lugano, dove sono conservati tutti gli scritti dell'autore.
Ennio Flaiano, writing to not be "included" thought and went from "abruzzese", as wrote in a letter a year before his death: "what I kept of Abruzzo, I must say, alas, everything ..." It was defined in Pescara by Maestro Camilleri as one of the greatest writers "after-effects" of the twentieth century. The viva opera intelligence "satyr", today recognized at all levels deserves to be known and deepened, by the young and the young at heart, for the very latest teachings that is capable of transmitting. Marking the centenary of the birth, the life and works of Flaiano were the subject of a recent full-bodied volume, edited by Anna Lao, on behalf of the Fondazione Luisa Flaiano, literarily inspired by Diana Ruesh, head of the Fund Flaiano at the cantonal library of Lugano, where they kept all the writings of the author.