Saturnini, malinconici, un po' deliranti. Incontri in terra veneta - 9788894911251

Saturnini, malinconici, un po' deliranti. Incontri in terra veneta: Il filo che Nicola De Cilia dipana in questo libro di incontri e interviste con scrittori veneti del secondo Novecento è il tenace rapporto che lega ciascuno di loro alla terra e al paesaggio. È quanto unisce due combattenti, Antonio Giuriolo e Antonio Adami, '?piccoli maestri?' dell'epica resistenziale, ai grandi del dopoguerra: Andrea Zanzotto, Luigi Meneghello e Mario Rigoni Stern. Per tutti, l'esperienza della libertà è scaturita quasi per osmosi dal terreno stesso, le forme del paesaggio divenendo forme della coscienza.Analoga fratellanza incardinata nella terra accomuna Giuseppe Berto, Giovanni Comisso, Goffredo Parise e Nico Naldini - la storia e l'opera di ciascuno stretta fra radicamento e impulso nomade. Sono vagabondi felici, ma sognano ovunque il «?cielo nordico del Veneto?». Quel paesaggio è oggi sfregiato. Lo strazio e, insieme, la «?ribelle speranza?» che ne viene si leggono nell'intensa conversazione con Luciano Cecchinel, poeta grande in lingua e in dialetto, anche lui indomabile combattente civile. Il cerchio così si chiude, specchiandosi nel «grido di gioia ferito» di Pier Paolo Pasolini in contrappunto con la disperata nostalgia dell'artista Loreto Martina.
The thread that Nicholas De Celis unravels in this book of meetings and interviews with writers from Veneto in the late twentieth century is the tenacious bond between each of them to land and landscape. It is what unites two fighters, Antonio Garcia and Antonio Adami, '? ' the epic strength, little masters? to large postwar: Andrea Zanzotto, Luigi Meneghello and Mario Rigoni Stern. For everyone, the experience of freedom arose almost by osmosis from the soil itself, the landscape forms become forms of consciousness. Similar hinged brotherhood in the ground shared by Giuseppe Berto, Giovanni Comisso, Goffredo Parise and Nico Naldini-the history and work of each squeezed between rooting and nomadic impulse. I'm happy wanderers, but dream everywhere on the Veneto? "Northern Sky"? That landscape is today scarred. The torment and, together, the "rebel hope? ' which one is it? read in intense conversation with Alan Carter, great poet in the language and in dialect, too indomitable civil fighter. The circle so close, reflected in the "cry of joy injured" by Pier Paolo Pasolini in counterpoint with the desperate nostalgia of artist Loreto Martina.