Le dimensioni della perversione, della manipolazione e del controllo nel lavoro nelle comunità terapeutiche - 9788865315019

Le dimensioni della perversione, della manipolazione e del controllo nel lavoro nelle comunità terapeutiche: È confortante costatare il bisogno di confronto con tematiche all'apparenza laterali o marginali del lavoro delle comunità terapeutiche e rilevare, ad una più approfondita analisi, che gueste tematiche spesso non sono affatto secondarie, ma semplicemente hanno subito un processo di minimizzazione o addirittura di negazione, nel pensiero e nelle elaborazioni di chi lavora nelle comunità terapeutiche in psichiatria. Compito di gueste giornate di studio di Montefiascone, sin dalla prima edizione (nel 2018 giungeremo alla settima edizione), è stato operare un lavoro di scavo sul terreno di gueste rimozioni istituzionali, è andare oltre il perbenismo delle buone pratiche, spesso vagamente definite, e metter mano agli interdetti, al non detto istituzionale, che obbligano ad utilizzare il sapere critico sul corpo stesso dell'istituzione: impresa non facile, né tantomeno scontata. Questo l'oneroso tentativo che cerca poi di trovare coerenza in tali pubblicazioni: andare oltre l'ovvio della convegnistica ufficiale ed esaminare con sguardo frontale i problemi nella loro costituzione reale, senza gli infingimenti della retorica. Il rischio nell'affrontare lo spinoso tema scelto era che il meccanismo di negazione istituzionale continuasse a realizzarsi nella stessa giornata di studio spostando il vertice dell'analisi esclusivamente sui pazienti e riproponendo la stessa frattura concettuale che spesso opera in comunità: da una parte il gruppo degli ospiti, dall'altra il gruppo curante, divisi da quel palese meccanismo di scissione che nega la connessione continua, il flusso emotivo inev
It is comforting to note the need to confront seemingly sideways or marginal issues of the work of the therapeutic communities and to point out, on closer analysis, that the topics are often not secondary at all, but simply have immediately a process of minimization or even denial, in the thought and elaboration of those who work in therapeutic communities in psychiatry. The task of guest study days of Montefiascone, since the first edition (in 2018 we will arrive at the seventh edition), it was to work an excavation work on the ground of guest institutional revocations, it is to go beyond the perbenism of good practices, often vaguely defined, and put in place the interdicted, to the unspoken institutional, which oblige to use critical knowledge about the very body of the institution: not easy, let alone obvious. This is the onerous attempt that then tries to find consistency in such publications: to go beyond the obvious of official convention and examine with a frontal look the problems in their real constitution, without the inconsistencies of rhetoric. The risk in addressing the thorny theme chosen was that the mechanism of institutional negation would continue to be carried out on the same day of study by shifting the summit of analysis exclusively to patients and re-proposing the same conceptual fracture which often operates in the community: on the one hand the group of guests, on the other the healing group, divided by that obvious mechanism of splitting that denies continuous connection, the emotional flow inev