Le ragioni del diavolo. Otlone di Sankt Emmeram e la filosofia - 9788831118040

Le ragioni del diavolo. Otlone di Sankt Emmeram e la filosofia: Sospese tra la consapevolezza delle limitate capacità umane e la certezza dell'onnipotenza divina, illuminanti considerazioni di un originale pensatore del XI secolo. Maestro e teologo, raffinato copista e originale pensatore tedesco del secolo XI, il monaco Otlone di Sankt Emmeram (1010-1070 ca.) è un misconosciuto ma affascinante testimone della prima stagione della riforma ecclesiastica e dello scontro tra papato e impero. Nel Liber de temptatione, una delle prime autobiografie del Medioevo, egli descrive i propri tormenti intellettuali, che culminano nell'idea - inaudita per l'epoca - che Dio possa non esistere. Dalla tentazione del razionalismo deviante e dallo scetticismo lo salvano illuminanti considerazioni filosofico-teologiche: il cosmo è governato da un Creatore benevolo; il male serve solo a esaltare il bene; l'osservazione della natura e la lettura della Bibbia bastano a suggerire le verità accessibili all'intelletto umano, sospeso tra la consapevolezza delle sue limitate capacità e la certezza dell'immensa trascendenza e onnipotenza divine.
Suspended between the awareness of limited human capacity and the certainty of Divine omnipotence, lighting considerations of an original thinker of the 11th century. Teacher and theologian, refined and original copyist German thinker of the century XI, Otlone monk of St. Emmeram (1010-1070) is an unrecognized but fascinating witness of the first season of ecclesiastical reform and the clash between the papacy and the Empire. In Liber de temptatione, one of the first autobiographies of the middle ages, he describes his torments intellectuals, culminating in unheard of idea at the time-that God may not exist. The temptation of deviant rationalism and scepticism saved him philosophical theological considerations lighting: the universe is ruled by a benevolent Creator; evil only serves to enhance the good; the observation of nature, and reading the Bible enough to suggest the truth accessible to the human intellect, suspended between the awareness of its limited capacity and the certainty of immense transcendence and divine omnipotence.