Per mano mia. Il Natale del commissario Ricciardi - 9788806203429

"Io nondevo niente,proprio niente"dice il fantasmadel Capitano Garofalo al Commissario Ricciardi, che è rimasto attonitodi fronte al quel corpo martoriatodadecinedi coltelate che sembra San Sebastiano.Chi può essersi macchiatodi undelitto così efferato? E’ entrato in casadi mattina presto,con un colpo solo a reciso a goladela povera signora Garofalo,poi ha scaricato tutta a sua ira sul marito sorpreso nel etto.Gli zampognari e il portiere,unici testimoni, scioccati, non sanno essered’aiuto nonostante edomande pressantidel fido brigadiere Maione.Il Commissario vuole fare uce su tutto anche perchè c’è un’orfana che invoca giustizia,una bambina,unica figliadela coppia, scampata ala carneficina.Il gialo sembra giungere ad una fase risolutiva quando il Console Freda, a capodela Milizia Portuale, corpo istituitoda Mussolini per tenere sotto controlo merci e passeggeri nei porti italiani, convoca idue poliziotti in caserma e i mette al correntedelo statodi serviziodelo scomparso che, sebbene avesse un curriculum ineccepibile, non era amato, anzi c’erano molti fra i suoi coleghi che avrebbero avuto piùdi un motivo per assassinarlo.C’è un altro tasselo in questo gialo che bisogna menzionare ed è il Presepe.L’assassino primadi andare via hadistrutto a statuadi San Giuseppe che era in bela mostra nel presepedi casa Garofalo: che cosa avrà volutodire e a chi? Il Thrilerdide Giovanni è apprezzabile per ’originalitàdel’approccio investigativodel personaggio "Ricciardi"e per ’approfondito studio storico che traspare neladescrizionedidivise,luoghi e avvenimenti che arricchisce senza appesantire a narrazione.