Vademecum manganelliano. Psicoanalisi, linguaggio, letteratura e menzogna in Giorgio Manganelli - 9788854818217

Vademecum manganelliano. Psicoanalisi, linguaggio, letteratura e menzogna in Giorgio Manganelli: Il libro analizza quattro capisaldi dell'universo letterario di Giorgio Manganelli: Psicoanalisi, Linguaggio, Letteratura e, naturalmente, Menzogna. Lo studio nasce da ricerche svolte all'estero e in Italia presso il "Fondo manoscritti di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia". Si propone una coerente riorganizzazione di quell'organismo e delle forze che vi operano nel fondarlo: la sostanza psicoanalitica che si sprigiona dall'incontro col pensiero junghiano, le seduzioni nel campo delle riflessioni sul linguaggio sviluppate a margine del rapporto con la neoavanguardia, e soprattutto il contatto con le fascinazioni letterarie cui sempre fu soggetto. Con l'obiettivo di "sdoganare" scrittore e opera dalla sommaria e persistente etichetta di "difficile" e "oscuro", e in ragione delle continue pubblicazioni iperspecialistiche - segno della ravvisata prima grandezza di Giorgio Manganelli nel panorama italiano, critico e letterario, del secondo Novecento - si è pensato, di contro, a un testo che fornisca un'analisi "lineare" e sintetica delle dominanti di quel sistema. Un vero e proprio manuale, un Baedeker - avrebbe preferito l'autore - per neofiti manganelliani: dall'apparato paratestuale all'impiego di un linguaggio e di una terminologia "facili", a evitare le possibili malie di una prosa il cui "sottile rumore" si insinua accattivante, vincolando intimamente alla sua artata armonia.
The book analyzes four cornerstones of the literary universe by Giorgio Manganelli: psychoanalysis, literature and Language, of course, lies. The study comes from research carried out abroad and in Italy at the "manuscript collection of modern and contemporary authors of the University of Pavia". It offers a consistent reorganization of that organism and the forces involved in the psychoanalytic founded: the substance that is released from the encounter with the Jungian thought, the temptations in reflections on language developed in the margins of the relationship with neo-avant-garde, and especially the contact with the literary fascinations which always was subject. With the aim of "clear" writer and opera from the summary and lingering label of "hard" and "obscure", and because of the continuous iperspecialistiche publications-seen sign first magnitude by Giorgio Manganelli in Italian, literary critic and, in the late twentieth century-it is thought, in contrast, in a text that provides a "linear" and synthetic casts analysis of that system. A real manual, a Baedeker-would have preferred the author-paratextual apparatus unless literature: from newcomers to the use of an "easy" language and terminology, to avoid the possible malie a prose whose "subtle noise" creeps catchy, tying closely to his fictitious harmony.