Alfieri politico. Le culture politiche italiane allo specchio tra Otto e Novecento - 9788849852202

Alfieri politico. Le culture politiche italiane allo specchio tra Otto e Novecento: In Italia letteratura e politica sono state spesso profondamente intrecciate: un fenomeno forse inevitabile in un Paese che è stato a lungo nazione culturale, prima di diventare nazione politica. È quindi impensabile affrontare la storia del pensiero politico italiano senza passare per autori che sono stati grandi letterati, da Dante a Machiavelli, da Parini ad Alfieri, da Foscolo a Manzoni. In questo ambito Alfieri ha occupato un posto di straordinario rilievo, che tuttavia oggi è pressoché dimenticato. In realtà nessun altro scrittore italiano, ad eccezione di Machiavelli, è entrato con una forza pari alla sua nella political culture italiana otto-novecentesca. Dal riennio giacobino alla fondazione della Repubblica non c'è cultura politica italiana (ad eccezione di quella marxista) che non si sia riconosciuta, almeno in parte, in lui e che non abbia subito il fascino della sua scrittura performativa. Alfieri è stato insomma Una sorta di specchio nel quale le culture politiche italiane si sono ripetutamente guardate. E se è vero, come diceva Goethe, che ognuno vede ciò che porta nel proprio cuore, il modo in cui queste culture hanno letto Alfieri ci dice qualcosa su quelle stesse culture. In questo libro la storia di questi rispecchiamenti viene ricostruita per la prima volta nella sua interezza, dall'ultimo decennio del Settecento sino alla fine del Novecento. E in questa storia il lettore potrà ritrovare, riflessa nelle varie immagini di Alfieri (il rivoluzionario-repubblicano, il nation-builder, il monarchico-costituzionale, l'anarchico, il liberal-rivoluzionario, il re
In Italy literature and politics were often deeply intertwined: a phenomenon perhaps inevitable in a country that has long been a cultural nation, before becoming a political nation. It is therefore unthinkable deal with the history of political thought Italian without having to authors who have been great writers, from Dante to Machiavelli, Parini to bishops, from Felix to Manzoni. In this context, Alfieri has occupied a place of extraordinary relief, but today is largely forgotten. In fact no other Italian writer, with the exception of Machiavelli, entered with a force equal to its twentieth-century Italian political culture in eight. Since the founding of the Republic Jacobin riennio there is no Italian political culture (except the Marxist) that has not been recognized, at least in part, in him who has not been fascinated of her writing. Alfieri was in short, a sort of mirror in which the cultures Italian politics have repeatedly look. And if it is true, as Goethe said, that everyone sees what it brings in his own heart, the way these cultures have read Alfieri tells us something on those same cultures. In this book the history of these reflections was rebuilt for the first time in its entirety, since the last decade of the 18th century until the end of the twentieth century. And in this story, the reader will find, reflected in various images of Alfieri (the revolutionary-Republican, the nation-builder, the monarchist-liberal-constitutional, the anarchist, the revolutionary, the King