La Repubblica inquieta. L'Italia della Costituzione. 1946-1948 - 9788807891823

La Repubblica inquieta. L'Italia della Costituzione. 1946-1948: La storia dell'Italia repubblicana comincia nel caos. La fine della guerra ha lasciato dietro di sé un paese logorato e diviso, ma soprattutto ha fatto emergere le fratture di lungo periodo che il fascismo aveva oscurato a colpi di propaganda e di retorica nazionalista. Nel 1945 il paese è costretto a fare i conti con le profonde differenze che lo attraversano da nord a sud. C'è uno squilibrio economico, infrastrutturale e demografico, ma anche una forte contraddittorietà nel modo di reagire alla fine del conflitto: la guerra non è stata vissuta da tutti allo stesso modo. Chi si muove con energia, come gli operai del Nord, che dopo il rapporto con il Pci consolidato durante la guerra vogliono impadronirsi delle fabbriche, abita di fianco a chi torna da reduce e si ritrova improvvisamente senza riferimenti e senza lavoro. Dopo "La Resistenza perfetta", Giovanni De Luna sottopone i primi anni di vita della Repubblica italiana a un'indagine acuta e rigorosa. Cominciando con una domanda: è vero che la Resistenza aveva sostanzialmente fallito "l'occasione storica" di rinnovare profondamente le strutture portanti del paese? Per dipanare la complessità di questo periodo decisivo, De Luna costruisce una narrazione corale, fatta delle voci di una grande galleria di testimoni, a partire dalla storia personale di chi torna dalla guerra o va a cercare fortuna negli Stati Uniti, fino ai grandi scenari della politica, che hanno per protagonisti Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Ferruccio Parri e Pietro Nenni. E ci costringe a riflettere sulla nostra identità e sul nostro passato, spi
The history of Republican Italy begins in chaos. The war has left behind a country worn down and divided, but especially brought out long-term fractures that fascism had obscured by propaganda and nationalistic rhetoric. In 1945 the country is forced to come to terms with the profound differences that cross from North to South. There is an imbalance of economic, infrastructural and demographic, but also a strong contradiction in how we react after the war: the war has not been experienced by all alike. Who moves with energy, as workers in the North, that after the relationship with the Communist Party consolidated during the war they want to seize control of the factories, lives next to those returning from back and finds himself suddenly without references and without work. After "the resistance", Giovanni De Luna submits the first years of life of the Italian Republic in acute and rigorous investigation. Starting with a question: is it true that the resistance had basically failed "the historic opportunity" to renew the bearing structures of the country? To unravel the complexity of this decisive period, De Luna builds a choral narrative, made of entries for a large Gallery of witnesses, from the personal story of those who return from war or goes to seek his fortune in the United States, to large policy scenarios, which have as their protagonists Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Ferruccio Parri and Pietro Nenni. It forces us to reflect on our identity and our past, spi