Il cavaliere, la strega, la morte e il diavolo. Nuova ediz. - 9788867088522

Il cavaliere, la strega, la morte e il diavolo. Nuova ediz.: «Il libro raccoglie nove racconti di diversa ispirazione e un breve saggio sulla morte. Dà il titolo un fantasy ambientato in una Sicilia un po' medievale e un po' no (il suo riferimento è l'opera dei pupi), la cui protagonista è una Bradamante stracciona, alle prese con l'invasione musulmana, l'Inquisizione e il martirio delle streghe. Il secondo racconto attraversa il Mediterraneo, il terzo parla di un'orrenda mutilazione. Il quarto e il quinto sono collegati tra di loro e sono trasposizioni reinventate di due morti vere, quella di Zi' 'Ngiulillo (Zio Angelo De Mari) - sacerdote morto con i garibaldini sul Volturno - e quella del fratello di mio nonno, Enrico Ventrone - detto il Professore, perché conosceva a memoria il dizionario di latino - fucilato dai tedeschi per aver avvertito e fatto fuggire dei ricercati. Poi ci sono alcune storie contemporanee e un lungo racconto forse di fantascienza. E, infine, un saggio sulla morte. Perché un saggio sulla morte? Perché tutte le storie raccontate dagli uomini, dalle donne o dai bambini, dall'inizio del mondo, parlano della morte, anche quelle dove la morte non compare, dove tutto va bene. Perché la nostra capacità di raccontare nasce per ingannare l'attesa della morte, la coscienza che siamo mortali. Questa coscienza l'abbiamo solo noi. Qualche volta ce ne dimentichiamo, ma in realtà essa è sempre con noi, come un avvoltoio sulla spalla. O forse come un angelo custode, perché, se ne fossimo privi, tutto sarebbe insulso, privo di senso. È questa la dannazione, ma anche la meraviglia, di essere uomo. O donna. O bambino. Sia i rac
??The book collects nine stories of different inspirations and a short essay on death. The title of a fantasy set in a medieval Sicily a little and some not (your reference is the puppet theatre), whose main character is a ragged Bradamante, struggling with the Muslim invasion, the Inquisition and the martyrdom of the witches. The second story cross the Mediterranean, the third speaks of a hideous mutilation. The fourth and fifth are interconnected and are transpositions of two dead true reinvented Zi ' Ngiulillo (Uncle Angelo De Mari)-priest died with the partisans on Volturno and the brother of my grandfather, Henry Valentine-said the Professor, because he knew by heart the Latin dictionary-shot by the Germans for having warned and scared. Then there are some contemporary stories and a long story maybe science fiction. And, finally, an essay on death. Because an essay about death? Because all the stories told by men, by women or by children, since the beginning of the world, speak of death, even those where death does not appear, where all is well. Because our ability to tell was created to deceive the expectation of death, the consciousness that we are mortal. "