I ponti non dovrebbero crollare mai. Racconti e documenti sul disastro ferroviario della Littorina Mediterranea-FCL nella Calabria del 1951 - 9788868153335

I ponti non dovrebbero crollare mai. Racconti e documenti sul disastro ferroviario della Littorina Mediterranea-FCL nella Calabria del 1951: A quasi settant'anni dall'incidente ferroviario della "Littorina" del 1951, avvenuto nel tratto tra Pizzo Calabro e Vibo Marina, a causa del crollo del ponte Ciliberto e che arrecò tanto dolore e laceranti ferite, ancora aperte, vorremo contribuire ad onorare le vittime, le famiglie e le comunità di appartenenza, conservare la memoria dell'evento e fornire stimoli per eventuali approfondimenti e ricerche nel rispetto della giustizia e nel dovere della verità. Crediamo, inoltre, che questo piccolo lavoro possa inserirsi in quel processo di mantenimento dell'identità locale, in una prospettiva di crescita nell'impegno civile e nella salvaguardia del rapporto uomo-ambiente, indispensabile per la nostra sopravvivenza. Dobbiamo richiedere che ogni opera d'ingegneria e, per quanto narriamo, in particolare i ponti - al Sud ed in tutta Italia - siano costruiti con cura, controllati di continuo, manutenzionati in tempo... perché da soli i ponti non dovrebbero crollare mai. Il libro si articola in due parti. Nella prima, la narrazione dell'evento, frutto anche di testimonianze dirette dei protagonisti, tra cui si incastona la storia di "Mamma Clementina"; nella seconda, si riportano fotografie d'epoca e importanti documenti, tratti dagli atti giudiziari conservati presso l'Archivio di Stato di Vibo Valentia.
Almost seventy years after the "Littorina" train accident of 1951, which occurred in the stretch between Pizzo Calabro and Vibo Marina, due to the collapse of the Ciliberto bridge and which caused so much pain and laceration stab wounds, still open, we will want to help to honor the victims , families and communities, preserve the memory of the event and provide stimuli for any insights and research in respect of justice and duty of truth. We also believe that this small work can be part of that process of maintaining local identity, with a perspective of growth in civic engagement and in safeguarding the human-environment relationship, which is essential for our survival. We must demand that every engineering work and, however narrirate, in particular the bridges - in the South and throughout Italy - be carefully constructed, monitored continuously, maintained on time... because bridges alone should never collapse. The book is divided into two parts. In the first, the narration of the event, also the result of direct testimonies of the protagonists, including the story of "Mamma Clementina"; in the second, there are vintage photographs and important documents, taken from the court documents kept at the State Archives of Vibo Valentia.