Chopin. Le estati a Nohant - 9788842822653

Chopin. Le estati a Nohant: 1839, la dolce estate francese. Frédéric Chopin raggiunge George Sand a Nohant: per sette estati tornerà nella grande casa circondata da parchi e boschi, e lì comporrà le sue opere più alte, più toccanti, come la Berceuse e la Barcarola. È una stagione, questa, luminosa e torbida, malinconica ed eccitante, percorsa da fitti intrecci familiari, intimi e mondani. Ha inizio con l'incontro parigino tra la scrittrice e il compositore, prosegue con il loro sfortunato soggiorno a Maiorca - dove Chopin, ammalato, sperimenterà una visionarietà senza precedenti -, per arrivare ai pomeriggi e alle sere a Nohant, soli o circondati da un "piccolo mondo" di artisti con i quali conversare a lungo di musica e pittura, almeno fino a quando l'urgenza del comporre non costringe Chopin a chiudersi nella sua stanza e lì improvvisare, scrivere, cancellare e riscrivere. Ripercorrendo ognuno di questi passaggi, la narrazione di Piero De Martini, conoscitore quanto mai della vita e dell'opera di Chopin, torna incessantemente a un interrogativo finora poco indagato: quanto la relazione con George Sand e la vita a Nohant influirono sulla sua arte?
1839, the sweet summer French. Frédéric Chopin joins George Sand in Nohant: for seven summers he will return to the large house surrounded by parks and woods, and there he will compose his highest, most touching works, such as the Berceuse and the Barcarola. This season, bright and murky, melancholy and exciting, traveled by dense family, intimate and mundane weaves. It begins with the Paris meeting between the writer and the composer, continues with their unfortunate stay in Mallorca - where Chopin, sick, will experience an unprecedented visionaryness -, to arrive at the afternoons and evenings in Nohant, alone or surrounded by a " small world" of artists with whom to converse at length about music and painting, at least until the urgency of composing forces Chopin to lock himself in his room and there improvise, write, delete and rewrite. Retracing each of these passages, the narrative of Piero De Martini, a connoisseur of Chopin's life and work, returns incessantly to a question that has not been investigated until now: how much the relationship with George Sand and life in Nohant affected the his art?