Etnografia del tarantismo pugliese. I materiali della spedizione nel Salento del 1959 - 9788882341466

Etnografia del tarantismo pugliese. I materiali della spedizione nel Salento del 1959: La ricostruzione di come de Martino faceva ricerca, di quelle che erano non solo le tecniche e le pratiche, ma altresì lo stile e l'ethos del lavoro di terreno che si faceva con Lui e sotto la sua guida, questa ricostruzione credo sia specificamente utile. Se nel 1986 la ritenevo necessaria per decostruire lo stereotipo che mi sembrava si fosse sovrapposto alla figura di de Martino etnografo, oggi che quello stereotipo è stato demolito definitivamente, l'analisi delle pratiche di ricerca di colui che è stato anche un grande maestro dell'etnografia può avere una importante funzione correttiva per l'autobiografismo estetizzante e in definitiva narcisistico che permea spesso la pratica etnografica contemporanea, frutto di letture "facili" della critica dell'autorialità e delle teorie interpretativiste in antropologia. Agli antipodi di ogni pratica "facile", sul campo de Martino era e pretendeva che i suoi collaboratori fossero in primo luogo rigorosi: nei comportamenti, negli approcci, nell'uso degli strumenti di rilevazione, nel rispetto degli impegni presi, nel lavoro di riordino dei materiali raccolti. Questo rigore era sentito come un dovere a cui non si poteva derogare giacché, insieme all'impegno intellettuale, era garanzia della qualità scientifica, ma anche etic politica, del lavoro che si stava facendo.
The reconstruction of how de Martino was research, those which were not only the techniques and practices, but also the style and ethos of the work of land we took with him and under his leadership, this reconstruction I think is definitely useful. If in 1986 I thought necessary to deconstruct the stereotype that I felt like I had been superimposed on the figure of de Martino ethnographer, today that that stereotype has been torn down permanently, the analysis of the research practices of the one who was also a great master of Ethnography can have an important correctional facility for the aesthetic and narcissistic ultimately autobiography that permeates contemporary ethnographic practice often the result of "easy" readings of the critique of authorship and interpretativiste theories in anthropology. The Antipodes of each practice "easy", de Martino was and he demanded that his colleagues were first rigorous: in behavior, in the approaches, in the use of detection tools, while respecting commitments, in the work of reorganization of the materials collected. This penalty was heard as a duty that you could not waive since, together with the intellectual engagement, was scientific quality assurance, but also political, work that it was doing etic.