Via Fiume, Foggia (Una storia dimenticata) - 9788862066860

Via Fiume, Foggia (Una storia dimenticata): Quando si vive lontano dalla propria terra natale, arriva un momento in cui il passato bussa con prepotenza, reclamando di essere rivissuto attraverso i ricordi, per riappropriarsi di un periodo che ha formato il carattere e stretto i legami più profondi. È questo desiderio di ritornare alle origini, di provare a rievocare le persone e le cose che hanno riempito la sua fanciullezza, a spingere l'autore, una mattina come tante altre, verso Foggia, la via Fiume e il palazzo 2° INCIS, dove è nato e ha vissuto per dodici anni. Basta una rapida occhiata per rendersi conto che il passato è ancora lì, pulsante, tra quelle mura dapprima diroccate, poi integralmente ricostruite, in quel silenzio innaturale che ha sostituito le grida delle donne che chiamavano i loro ragazzi che si attardavano a giocare nel cortile inondato di luce, le scorribande di Cocìs e dei suoi amici, il fischio dei mariti che avvisavano del loro rientro a casa per il pranzo, il cinguettio dell'uccellino del segnale orario delle tredici e trenta, alla radio. Con i ricordi emerge anche la mortificazione di una struttura mezzo distrutta da una bomba durante un'incursione di aerei americani nell'estate del 1943; un palazzo dove faceva fatica ad affacciarsi la comune e semplice normalità. Il risultato è un patrimonio di storie familiari narrato dalla viva voce dei protagonisti, vere e proprie miniere di ricordi che è importante conservare e tramandare.
When you live far from your homeland, there comes a time when the past knocks with arrogance, claiming to be relived through memories, to reappropriate a period that has formed character and tightened the deepest bonds. It is this desire to go back to the origins, to try to recall the people and things that filled his childhood, to push the author, one morning like so many others, towards Foggia, the River Street and the 2nd INCIS Palace, where he was born and lived for twelve years. It takes a quick glance to realize that the past is still there, pulsating, between those walls at first broken down, then completely rebuilt, in that unnatural silence that replaced the cries of the women who called their boys who lingered at playing in the courtyard flooded with light, the raids of Cocìs and his friends, the whistle of the husbands who warned of their return home for lunch, the chirping of the bird of the time signal of thirteen and thirty, on the radio. Memories also show the mortification of a half-destroyed structure by a bomb during a raid by American aircraft in the summer of 1943; a palace where it struggled to face the common and simple normality. The result is a wealth of family stories narrated by the voice of the protagonists, real mines of memories that it is important to preserve and pass on.