Parlamento e governo in Italia. Partiti, procedure e capacità decisionale (1948-2013) - 9788891711120

Parlamento e governo in Italia. Partiti, procedure e capacità decisionale (1948-2013): La Seconda Repubblica ha generato evidenti discontinuità in diversi aspetti del sistema politico italiano. Tali cambiamenti tuttavia non sembrano avere risolto alcune delle principali criticità funzionali ereditate dal passato. La nostra democrazia, in particolare, continua a scontare un modesto rendimento di governo e parlamento, in termini di capacità decisionale. I governi del "maggioritario" hanno dovuto superare non pochi ostacoli nell'intento di far approvare decisioni da maggioranze parlamentari sovente riottose e indisciplinate; tanto da aver consolidato la prassi di un uso ricorrente sia di alcuni strumenti normativi (decreti legge, decreti legislativi, regolamenti, ordinanze), sia di altri istituti di diritto parlamentare (ricorso frequente alla fiducia, oppure al maxiemendamento con fiducia), per porre rimedio alla loro impotenza decisionale. Da un lato, l'autrice si concentra sulle dinamiche del sistema dei partiti nel veicolare e, soprattutto, vincolare i comportamenti degli attori politici parlamentari nei processi decisionali. Dall'altro, cerca di analizzare se, come e in quale misura gli attori di governo siano capaci di utilizzare le opportunità offerte dagli strumenti istituzionali, con particolare riferimento alle innovazioni di tipo procedurale, per orientare i processi decisionali parlamentari verso la massimizzazione dell'utilità associata allo svolgimento della funzione di governo.
The second Republic created obvious discontinuity in different aspects of the Italian political system. However, these changes do not seem to have resolved some of the major functional criticality inherited from the past. Our democracy, in particular, continues to pay a modest performance of the Government and Parliament, in terms of decision-making capacity. The Governments of the "majority" had to overcome many obstacles in order to push through decisions by parliamentary majorities often refractory and undisciplined; much to their consolidated practice of an applicant is of some use regulatory instruments (decree-laws, legislative decrees, regulations, ordinances) and of other parliamentary institutions (frequent recourse to the trust, or the Maxi-amendment with trust), to remedy their impotence. On the one hand, the author focuses on the dynamics of the party system in and above all constrain the behaviour of political actors in parliamentary decision-making processes. On the other hand, try to analyze whether, how and to what extent government actors are able to use the opportunities offered by institutional instruments, with particular reference to procedural innovations to guide parliamentary decision-making processes towards the maximization of the utility associated with the performance of the function of Government.