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Menti precarie e lavoro cognitivo. Le professioni intellettuali nell'Italia del Sud - 9788891759221
di De Nardis Fabio Mariano Longo Marta Vignola edito da Franco Angeli, 2017
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Menti precarie e lavoro cognitivo. Le professioni intellettuali nell'Italia del Sud
- Autori : De Nardis Fabio Mariano Longo Marta Vignola
- Editore: Franco Angeli
- Collana: IES Innovazione, educazione, società , Nr. 7
- Data di Pubblicazione: 2017
- Genere: SCIENZE SOCIALI
- Argomento : Sociologia del lavoro
- Pagine: 214
- ISBN-10: 8891759228
- ISBN-13: 9788891759221
Menti precarie e lavoro cognitivo. Le professioni intellettuali nell'Italia del Sud: Questo volume tratta i temi del capitalismo cognitivo e delle forme di precarizzazione lavorativa che esso assume nel Mezzogiorno d'Italia, in particolare nel Salento e nella provincia di Salerno. Studiare i processi di precarizzazione e flessibilizzazione dei lavoratori della conoscenza nel Sud del Paese è una base di partenza per verificare le prospettive di un modello di sviluppo incentrato sugli assets della knowledge economy. Il Sud pone questioni alla accettazione incondizionata del modello, soprattutto in considerazione della relativa arretratezza del terziario meridionale, che restringe le possibilità occupazionali dei lavoratori della conoscenza. Il libro indaga, combinando ricostruzione teorica e indagine empirica, l'ethos dei lavoratori della conoscenza in alcuni ambiti specifici: i media locali; la progettazione comunitaria; l'università e la ricerca scientifica; i servizi per i giovani; i call center. I saggi si presentano come case studies i cui risultati, sebbene non generalizzabili, offrono spunti di analisi e di riflessione politica.
This book deals with the themes of cognitive capitalism and forms of precariousness that it assumes in southern Italy, particularly in Salento, in the province of Salerno. Study the processes of precariousness and flexibility of knowledge workers in the South of the country is a starting point to see the prospects of an asset-centric development model of the knowledge economy. South raises issues to unconditional acceptance of the model, especially in view of its backwardness of southern tertiary, which restricts employment opportunities of knowledge workers. The book investigates, combining theoretical and empirical investigation reconstruction, the ethos of knowledge workers in some specific areas: local media; the community planning; the University and scientific research; services for young people; call centers. The rates are presented as case studies whose results, although not generalizable, provide food for analysis and political reflection.
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