Correre è una filosofia. Perché si corre - 9788868330811

Correre è una filosofia. Perché si corre: "Correre rende felici". Si potrebbe riassumere così il percorso che Gaia De Pascale traccia in queste pagine: unica fra tutte le discipline sportive, la corsa è una filosofia di vita, e insieme metafora stessa del vivere. Chi corre lo fa per spezzare ogni condizionamento o limite: si oppone al destino, esprime la propria nostalgia per l'infanzia perduta o per un ideale di purezza e autenticità a cui tendere, sfoga emozioni e tensioni sopite da troppo tempo, supera le barriere che la vita gli ha imposto. In una parola, correre è sinonimo di libertà, oltre i vincoli sociali, culturali, oltre le sbarre di qualsiasi prigione, mentale o reale, fisica o emotiva. Ecco quindi una ricchissima carrellata di figure, ognuna emblema di tale pulsione, dal mito greco ai conflitti sociali del Novecento, dalla savana africana ad Alice nel Paese delle Meraviglie, dagli scatti brucianti dei velocisti alle imprese titaniche degli ultrarunner, fra cui spicca il leggendario Marco Olmo. Le storie raccolte in questo libro sono tante e diversissime fra loro, lontane nello spazio e nel tempo della storia, ma non è difficile riconoscerne un centro comune. Quando si tratta di correre, agonismo e competizione non contano più di tanto: l'obiettivo non è sconfiggere l'avversario o inanellare l'ennesimo record, ma arrivare in fondo, raggiungere il traguardo, vincere la sfida che prima di tutto affrontiamo con noi stessi, le paure, le prove durissime di cui il destino ha costellato la nostra strada.
"Running brings happiness". You could summarize the path that Gaia Dalton trail in these pages: unique among all sports, running is a way of life, and living together metaphor itself. Who runs it does to break any conditioning or limit: opposed to fate, expresses nostalgia for lost childhood or for an ideal of purity and authenticity to strive, vent emotions and tensions lie dormant for too long, overcomes barriers that life has imposed. In a Word, run is synonymous with freedom, as well as social, cultural constraints, beyond the bars of any jail, mental or real, physical or emotional. So here's a roundup of figures, each emblem of that impulse, from the Greek myth to social conflicts of the twentieth century, from the African savannah to Alice in Wonderland, by burning shots of speedsters Titanic undertakings of ultrarunner, amongst which is the legendary Marco Olmo. The stories collected in this book are many and very different from each other, far removed in space and time in history, but it is not difficult to recognize a common Center. When it comes to running, contests and competition don't matter that much: the goal is not to defeat the opponent or putting together yet another record, but get to the bottom, reach the finish line, winning the first challenge we face with ourselves, the fears, the harsh trials whose fate has lined our street.