Intervista col deportato. Un padre racconta al figlio un anno di lavoro coatto sotto il III Reich - 9788898155934

Intervista col deportato. Un padre racconta al figlio un anno di lavoro coatto sotto il III Reich: Questa è la tragica vicenda vissuta da un giovane operaio genovese che il 16 giugno 1944 venne prelevato con la forza dalla fabbrica dove lavorava e trasferito dai nazifascisti prima nel campo di Mauthausen e successivamente a Linz. Orazio De Santis, oggi novantenne, decide di ripercorrere quel periodo difficile e raccontare la sua storia al figlio Francesco, perché il ricordo di quella brutta pagina di storia non vada smarrito. Un'epopea incredibile la sua, iniziata con un viaggio in treno da incubo e proseguita fra freddo, sporcizia, fame e bombardamenti, con le sigarette usate come valuta contante e un'umanità che cerca di resistere e fare scudo comune contro le barbarie. Con un stile sarcastico e tagliante, Orazio è abile nel far rivivire senza orpelli o mistificazioni un momento storico folle e assurdo in cui l'uomo negò all'uomo la dignità stessa del proprio nome.
This is the tragic event experienced by a young worker gal who was taken by force from June 16, 1944 the factory where he worked and transferred by fascists before in Mauthausen camp and subsequently in Linz. Orazio De Santis, now in her 90s, she decides to go back over this difficult period and tell his story to his son Francis, because the memory of that ugly page of history does not go astray. An incredible epic his began with a train ride from nightmare and continued between cold, dirt, hunger and bombing, with cigarettes used as cash currency and a humanity that tries to resist and do common shield against barbarism. With a sarcastic and die cutting style, Horatio is skilled in doing rivivire without frills or misinformation a historic moment crazy and absurd in which man denied to man the very dignity of their name.