L'arte del viaggio. Città, paesaggi e divagazioni tra passato e futuro - 9788817088916

L'arte del viaggio. Città, paesaggi e divagazioni tra passato e futuro: Ci sono molti modi per viaggiare come ci sono molti viaggiatori. Cesare de Seta si definisce un "viaggiatore quasi sedentario", ma dietro questa sprezzatura salgariana si nasconde una straordinaria miscela di suole consumate e profonda conoscenza del mondo. Ed è proprio da questa miscela che emerge nitido il ritratto di tantissime città, raccontate non solo attraverso la loro arte e la loro architettura, ma attraverso il loro "volto". Sono città molto lontane o vicinissime, molto antiche o nuovissime, ma tutte hanno in comune i segni di una rapida trasformazione che ne sta stravolgendo i tratti. Negli ultimi decenni, infatti, il cambiamento ha raggiunto un'intensità e un ritmo mai conosciuti nei millenni precedenti. E oggi le città, prede dell'esperanto della modernizzazione, si assomigliano sempre più tra loro. Questo viaggio cerca di capire quale forma avrà il nostro paesaggio urbano. una volta attraversato dalle vie consolari e oggi da una rete invisibile che trasporta messaggi più che uomini. Ma senza le previsioni catastrofiche che ciclicamente e inutilmente si abbattono sulle nostre sorti. Perché di città continueremo a vivere e a morire ancora a lungo, e solo chi è in grado di capire dove sono le loro radici lontane saprà indovinarne il futuro.
There are many ways to travel as there are many travelers. Cesare de Seta calls himself a "traveler almost sedentary," but behind this sprezzatura salgariana hides a blend of soles worn and deep knowledge of the world. And it is precisely this mixture emerging sharp portrait of many cities, told not only through their art and their architecture, but through their "face". They are very ancient or very distant or nearby towns, tired but all have in common the signs of a rapid transformation that is distorting the strokes. In recent decades, in fact, the change reached an intensity and rhythm never met in previous millennia. And today the towns, prey of the esperanto of modernization, resemble each other more and more each other. This trip tries to figure out what form will have our urban landscape. Once traversed by consular roads and today by an invisible Web that carries messages more than men. But without the doomsday predictions that cyclically and unnecessarily come about our fate. Because of the city we will continue to live and to die for a long time, and only those who are able to understand where their roots will guess the future.