Machiavelli. Il conflitto e il potere. La persistenza del classico - 9788857521190

Machiavelli. Il conflitto e il potere. La persistenza del classico: Riflettere sul rapporto tra conflitto e potere a partire da Machiavelli e dal suo Principe significa comprendere perché il conflitto non può prescindere da un ordine, e che l'unità della politica è in un certo senso immanente al conflitto. Non c'è comunità umana che storicamente possa neutralizzare l'ambivalenza del conflitto: nella scena della città, in condizioni di diversificazione sociale che permea gli umori dell'agire pubblico e politico, la pluralità umana, nello spazio della contingenza e nel tempo dell'evento, genera conflitti. Nella "contraddizione antropologica" che lo contraddistingue, l'uomo è produttore di inquietudine, perché è vicissitudine del mutamento: egli è protagonista dell'inquieto conflitto. Per il vivente umano c'è tensione continua tra politica, unità, ordine, conflitto e potere. Pertanto, la certezza che il conflitto e il potere pervadano la "realtà effettuale" dell'umano è antropologicamente, politicamente e storicamente evidente. Ciò che occorre dirimere è il legame tra la politica come conflitto e la politica come conoscenza di questo conflitto. Nello sguardo della filosofia politica, il "gesto rivoluzionario" di Machiavelli consiste nel fatto che egli non deplora la divisione, i tumulti, i conflitti, non vede in essi una scissione destinata ad essere superata, ma li concepisce anche come il principio e il motore della libertà, ecco perché egli fa l'"elogio del conflitto", che dà vita a una comunità politica...
Reflect on the relationship between conflict and power from Machiavelli and the Prince means understanding why the conflict cannot do without an order, and that the unity of policy is in some sense immanent to the conflict. There is no human community which historically can neutralize the ambivalence of the conflict: the city scene, in conditions of social diversification which permeates the mood of the public and political action, human diversity, in the space of contingency and time of the event, generates conflicts. In "anthropological contradiction" that distinguishes it, the man is producer of unrest because of the change of circumstances is: he is the protagonist of the restless conflict. For human living there is continuing tension between politics, unity, order, conflict and power. Therefore, certain that the conflict and the power of the "actual reality" pervade human is anthropologically, politically and historically evident. What we need to resolve is the link between politics as conflict and politics as aware of this conflict. In the eyes of political philosophy, the "revolutionary" gesture of Machiavelli is the fact that he regrets the Division, turmoil, conflicts, does not see in them a split meant to be overcome, but understands them as the principle and the engine of freedom, that's why he makes the "praise of conflict", which gives rise to a political community ...