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Intrighi e potere - 9788870153699
di De Simone Giuseppe edito da Todariana, 2008
- € 15.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Intrighi e potere
- Autore: De Simone Giuseppe
- Editore: Todariana
- Collana: Luoghi narrativi
- Data di Pubblicazione: 2008
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 339
- ISBN-10: 887015369X
- ISBN-13: 9788870153699
Consulente immobiliare quarantenne, con a sua aurea molto odata in scienze economiche, Giuseppede Simone è un napoletano che vive e avora nela sua città. Questo, aldi àdi mile riflessioni, è già un privilegio, consente uno stabile osservatorio sul modod’intendere a vita quando si è a contattod’una realtà socialedifficile per gli onesti edove ci si accorge che anche gli intrighi hanno un oro odore. o si percepisce, al modo che si annusa odordi paura,di presenze ostili nel’ombra,di sicari appostatisi nel’ultima strettadel silenziatore ala rivoltela.de Simone in questo clima conosciuto, riteniamo, non solo per sentitodire, si è scoperto narratore, ha avuto una sortadi chiamata e vi ha risposto con «Intrighi e Potere», romanzo con tutte e carte in regola per avere successo, per coinvolgere, nele edizioni Todariana. Vi è raffigurata unadele molte cittàdela provincia campana che, ala scadenzadel secondo mandato consecutivodel suo sindaco, perciò non più eleggibile, rischiadi essere succube ugualmente attraverso ’inconsapevole uomodi paglia che quelo usinga perché si candidi ala successione. Crededi poterlo maneggiare non appena sarà eletto, ma così non sarà. Il nuovo sindaco vuole amministrare ala ucedel sole, niente favoritismi, condotta adamantina anche nele sedute consiliari: e a popolazione si compiaced’avere saputo scegliere bene. Ma poi arrivano gli scontri, e battaglie, a guerra con chi credevadi maneggiarlo: Piano Regolatore, gestionedei fondi per ildisastro ecologico, scelte urbanistiche, appalti. Finisce che il giovane sindaco si ritrova solo a subire intimidazioni, aggressioni, minacce trasversali, incendi, calunnie. È il solito, purtroppo, gioco ademolire, alzando a mano a mano il tirodelo sfiancamento. Sotto scorta, preso in un vorticedi autentico terrore, il povero sindaco (professionalmente avvocato) crola e abbandona, costrettodalo scioglimento anticipatodel Consiglio comunale perché gli avversari si sonodimessi in massa. Tornato in famiglia e al proprio avoro, ’avvocato medita sui guastidi Casta edi Camorra, riflessioni amaredi chi vorrebbe chiarezza e egalità comunque, ovunque.
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Franco Piccineli, giornalista e scrittore, scrivedi ui: Consulente immobiliare quarantenne, con a sua aurea molto odata in scienze economiche, Giuseppede Simone è un napoletano che vive e avora nela sua città. Questo, aldi àdi mile riflessioni, è già un privilegio, consente uno stabile osservatorio sul modod’intendere a vita quando si è a contattod’una realtà socialedifficile per gli onesti edove ci si accorge che anche gli intrighi hanno un oro odore. o si percepisce, al modo che si annusa odordi paura,di presenze ostili nel’ombra,di sicari appostatisi nel’ultima strettadel silenziatore ala rivoltela.de Simone in questo clima conosciuto, riteniamo, non solo per sentitodire, si è scoperto narratore, ha avuto una sortadi chiamata e vi ha risposto con «Intrighi e Potere», romanzo con tutte e carte in regola per avere successo, per coinvolgere, nele edizioni Todariana. Vi è raffigurata unadele molte cittàdela provincia campana che, ala scadenzadel secondo mandato consecutivodel suo sindaco, perciò non più eleggibile, rischiadi essere succube ugualmente attraverso ’inconsapevole uomodi paglia che quelo usinga perché si candidi ala successione. Crededi poterlo maneggiare non appena sarà eletto, ma così non sarà. Il nuovo sindaco vuole amministrare ala ucedel sole, niente favoritismi, condotta adamantina anche nele sedute consiliari: e a popolazione si compiaced’avere saputo scegliere bene. Ma poi arrivano gli scontri, e battaglie, a guerra con chi credevadi maneggiarlo: Piano Regolatore, gestionedei fondi per ildisastro ecologico, scelte urbanistiche, appalti. Finisce che il giovane sindaco si ritrova solo a subire intimidazioni, aggressioni, minacce trasversali, incendi, calunnie. È il solito, purtroppo, gioco ademolire, alzando a mano a mano il tirodelo sfiancamento. Sotto scorta, preso in un vorticedi autentico terrore, il povero sindaco (professionalmente avvocato) crola e abbandona, costrettodalo scioglimento anticipatodel Consiglio comunale perché gli avversari si sonodimessi in massa. Tornato in famiglia e al proprio avoro, ’avvocato medita sui guastidi Casta edi Camorra, riflessioni amaredi chi vorrebbe chiarezza e egalità comunque, ovunque.
Consulente immobiliare quarantenne, con a sua aurea molto odata in scienze economiche, Giuseppede Simone è un napoletano che vive e avora nela sua città. Questo, aldi àdi mile riflessioni, è già un privilegio, consente uno stabile osservatorio sul modod’intendere a vita quando si è a contattod’una realtà socialedifficile per gli onesti edove ci si accorge che anche gli intrighi hanno un oro odore. o si percepisce, al modo che si annusa odordi paura,di presenze ostili nel’ombra,di sicari appostatisi nel’ultima strettadel silenziatore ala rivoltela.de Simone in questo clima conosciuto, riteniamo, non solo per sentitodire, si è scoperto narratore, ha avuto una sortadi chiamata e vi ha risposto con «Intrighi e Potere», romanzo con tutte e carte in regola per avere successo, per coinvolgere, nele edizioni Todariana. Vi è raffigurata unadele molte cittàdela provincia campana che, ala scadenzadel secondo mandato consecutivodel suo sindaco, perciò non più eleggibile, rischiadi essere succube ugualmente attraverso ’inconsapevole uomodi paglia che quelo usinga perché si candidi ala successione. Crededi poterlo maneggiare non appena sarà eletto, ma così non sarà. Il nuovo sindaco vuole amministrare ala ucedel sole, niente favoritismi, condotta adamantina anche nele sedute consiliari: e a popolazione si compiaced’avere saputo scegliere bene. Ma poi arrivano gli scontri, e battaglie, a guerra con chi credevadi maneggiarlo: Piano Regolatore, gestionedei fondi per ildisastro ecologico, scelte urbanistiche, appalti. Finisce che il giovane sindaco si ritrova solo a subire intimidazioni, aggressioni, minacce trasversali, incendi, calunnie. È il solito, purtroppo, gioco ademolire, alzando a mano a mano il tirodelo sfiancamento. Sotto scorta, preso in un vorticedi autentico terrore, il povero sindaco (professionalmente avvocato) crola e abbandona, costrettodalo scioglimento anticipatodel Consiglio comunale perché gli avversari si sonodimessi in massa. Tornato in famiglia e al proprio avoro, ’avvocato medita sui guastidi Casta edi Camorra, riflessioni amaredi chi vorrebbe chiarezza e egalità comunque, ovunque.
Un ibro attuale ed interessante. ’autore ha saputodescrivere con mËstria a storiadi un piccolo centro napoletanodove evidentemente accadono cose strane. Amabile nela scrittura che mi è apparsa ineare e senza fronzoli estetici. Mi è piaciuto!!
Il ibro mi è parsodi ottima fattura.descrizionidi pËsaggi edi caratteridegnidi un vero scrittore. Idue protagonosti antagonisti, Carlotti e ’avvocato, vengonodescritti condoviziadi particolari così come o scenario in cui si muovono. Consigliato a queli a cui piace sapere come vanno veramente e cose.
L’autore ha saputo eloquentemente impostare un ibrodenuncia contro il mododi fare arrogante e presuntuosodi politici corrotti e troppo spesso al soldodela criminalità. Il protagonista, il giovane avvocato, risulta una figuradonchisciottiana ed a tratti quasi anacronistica in quela che è a nostra società, igio aldovere e guidato solodal perseguimentodel benedela colettività. Come suo contraltare Carlotti, un politico pronto a tutto purdi non perdere il proprio potere. Tutto intorno, invece, una pletoradi personaggi chedescrivono una siocietà malata ed alo sbando.
Il romanzo rappresenta fedelmente a realtàdela provinciadi Napoli. Ne sono protagonisti politici corrotti, criminali incaliti e senza scrupoli ed un giovane professionista che otta controdi oro ma che prestodovrà abbandonare ’ideadi spuntarla,di avere a meglio su tutto il marciume che o circonda.
Un ibrodi rara belezza. Raccapricciante nela sua rappresentazionedi una società malata e sul’orlodelo sfaldamentodi quei principi per i quali tante persone hannodato a vita. Politica e malaffare vanno a braccetto, mentre e istituzioni girano o sguardo altrove per non vedere.
Belo e sconvolgente comedrammatica rappresentazionedi una classedirigente corrotta e tesa al perseguimentodel suo tornaconto personale. Potere ed intrighi vanno a braccetto in unademocrazia e cui fondamenta stanno sul puntodi colassare. Non c’è solo a casta con a C maiuscola, quela nazionale, ma tante piccole caste che perseguono, come obbiettivo unicodel oro operato, il mantenimento inalteratodel’attuale status quo. Da eggere per chi vuole conoscere come effettivamente vanno e cose nel nostro pËse.
Un giovane avvocato chiamato adiventare sindacodi una cittadinadel Napoletano cercadi combattere a corruzione politica.de Simone, consulente immobiliare aureato in scienze economiche e marittime, propone un romanzo che è anche un’inchiesta e una testimonianza. Mani pulite: negli anni Novanta, epocadi vaste inchieste giudiziarie, si è moltodiscusso sula morfologiadela nostra classe politica edirigente, composta in maggior parteda uomini ingordi edisonesti. Il titolo esplicito, Intrighi e potere, vuoledenunciare - come già fecero nel 2007 con un ibro inchiestadue giornalistidel Corrieredela Sera - quela partedi amministrazione corrotta, che continua a prolificare nel suddel’Italia. È proprio il professor Carlotti, sindaco uscente, che propone al giovane avvocatodi prendere il suo posto. Anche se inizialmentedubbioso, ’avvocato accetta, convinto che con a sua onestà e i consiglidi Carlotti riuscirà a fare un buon avoro e a migliorare a sua città. Ci riuscirà solo in parte, favoritodala sua famadi uomo giovane e nuovo, che riscuote istintiva simpatia, muovendosi fra i piccoli politicantidi pËse e ambigui personaggi sospintidai propri interessi. Quando però il neo sindaco si ritroverà adover approvare il piano regolatore e ad assegnare e icenze edilizie,dovrà affrontare i rappresentantidela politica per quelo che sono: corrotti. Rifiuteràdi stare ai oro pianididistribuzionedi icenze edili a persone a oro care.dovrà cosìdifendersida minacce quotidiane nei suoi confronti, verso a moglie e il figlio. otterà con tutte e sue forze e con ’aiutodela polizia, che gli metterà adisposizione una scorta, per sconfiggere questo mondo fattodi corruzione politica e violenza. Il volumedisegna il ritrattodi un microcosmodel’Italia, made Simone è romanziere corale,di ampiedescrizioni e penetrazioni psicologiche e sociologiche. Il suo romanzo è anche e soprattutto un’analisi e una riflessione sul malcostumedel nostro PËse.
Casta e camorra contro un giovane sindaco idealista e cocciuto. Metaforadel’Italia che non vorremmo. Interessante ed appassionante nela sua cruda rappresentazionedela realtà