La vigna di uve nere - 9788876381379

La vigna di uve nere: Casimiro Badalamenti è un uomo duro e spietato che vive a Cinisi dove coltiva le sua vigna di uve nere e porta avanti i suoi loschi affari. Lì si sposa con Concetta, donna di malaffare che gli è molto devota e che darà alla luce quattro figli. I figli per volere di Casimiro vengono allontanati dalla famiglia e saranno cresciuti da altri contadini, all'oscuro l'uno dell'altro. Anni dopo Casimiro decide di andare a riprendersi i figli e riportarli in famiglia, ma tra i due giovani Nicola e Rosaria nascerà un'insana passione che li porterà dritti all'incesto. Per Casimiro questo è intollerabile perché li esporrebbe a una vergogna insostenibile, che rovinerebbe i suoi piani di diventare un uomo d'onore. Raccontata con una lingua affilata e spoglia, una storia di mafia ambientata in una Sicilia aspra e fossilizzata su cui aleggia un grumo di sangue e di dolore e che racconta del mondo duro e atavico dei contadini che si muovono secondo i ritmi incessanti delle stagioni e parlano per proverbi. Pubblicato per la prima volta nel 1953, è una storia che richiama immediatamente alla memoria i paesaggi umani di "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi.
Casimir Badalamenti is a hard man and merciless who lives in Cinisi where cultivates his grapes vineyard and carries his shady deals. There he married Concetta, courtesan who is very devoted and which will give birth to four children. The children at the behest of Casimir are driven off by the family and will be raised from other farmers, unaware of each other. Years later Casimir goes to recover the children and bring them back to the family, but between the two young Nicholas and Rosaria will be born an insane passion that will take them straight to the incest. This is intolerable to expose them to Casimir shameful unsustainable, which would ruin his plans of becoming a man of honor. Told with a sharp tongue and bare, a mafia story set in a harsh and fossilized Sicily on which hangs a lump of blood and pain and that tells of the harsh world and atavistic peasantry that move according to season and incessant rhythms speak in Proverbs. First published in 1953, is a story that immediately recalls the human landscapes of "Christ stopped at Eboli" by Carlo Levi.