Il vile agguato. Chi ha ucciso Paolo Borsellino. Una storia di orrore e menzogna - 9788807172373

Il vile agguato. Chi ha ucciso Paolo Borsellino. Una storia di orrore e menzogna: A Paolo Borsellino, spazzato via venti anni fa da un'autobomba sotto casa di sua madre, in via D'Amelio a Palermo, piaceva citare dal Giulio Cesare di Shakespeare la frase secondo cui "è bello morire per ciò in cui si crede. Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola". Il fatto è che l'omicidio di Borsellino è ormai diventato uno di quei buchi neri della storia italiana, simile in questo al rapimento Moro, in cui come in un gorgo si annodano e si raccolgono tutti i misteri, i protagonisti, le inconfessabili verità di un paese che ha sempre avuto molto da nascondere, in primo luogo a se stesso. "Questo è stato il destino del nostro eroe; e l'Italia non è un paese per eroi. La ricerca della verità sul suo assassinio implicava un contributo di onestà, che è stata soffocata. Difficile ormai che si possa recuperare il tempo perduto, perché ormai quella stessa ricerca della verità è strettamente connessa (i luoghi, i palazzi di giustizia, i contesti) con la ricerca delle ragioni della disonestà di chi doveva cercarla. E dunque, diventa un'impresa quasi impossibile." Ma quello che è possibile fare è mettere insieme tutti i pezzi, ripulirli a uno a uno e metterli nell'ordine giusto, per raccontarli a chi li ha dimenticati, o li ricorda solo confusamente. Questo è ciò che Enrico Deaglio ha fatto in questo libro.
To Paolo Borsellino, swept away twenty years ago by a car bomb under his mother's House, in via d'amelio on Palermo, liked to quote from Shakespeare's Julius Caesar the phrase that "it's good to die for what you believe in. Who's afraid dies every day, who is not afraid only die once. " The fact is that the murder of Borsellino has become one of those black holes in Italian history, similar in this kidnapping Moor, where as in an Eddy nod and gather all the mysteries, the protagonists, the unspeakable truth of a country that has always had a lot to hide, first to himself. "This was the fate of our hero; and Italy is not a country for heroes. The search for the truth about his assassination implied a contribution of honesty, which was stifled. Difficult now that we can make up for lost time, because now that the search for truth is closely related (sites, courthouses, contexts) with the research of the reasons of dishonesty of those who had to find her. And therefore, it becomes almost impossible. " But what you can do is put all the pieces together, take them down one by one and put them in the right order, to tell them to those who have forgotten, or remembers only confusedly. That's what Enrico Deaglio asked in this book.