La guerra dei trent'anni. Politica e televisione in Italia (1975-2008) - 9788806198015

La guerra dei trent'anni. Politica e televisione in Italia (1975-2008): Quattro quesiti referendari, diciotto sentenze della Corte costituzionale, un paio di crisi di governo: per trent'anni, la questione televisiva si è intrecciata con le vicende politiche italiane. Non è successo in nessun altro Paese occidentale; in nessuno il proprietario di quasi metà dei canali televisivi nazionali si presenta alle elezioni cinque volte in quattordici anni, per tre volte le vince e diventa capo del Governo. Più di trent'anni è durata la "guerra" televisiva. Le sue radici affondano nella critica all'industria culturale. Le sue battaglie sono state parte di un gioco che aveva per posta l'assetto politico del Paese: gli anni Ottanta, l'ascesa del Cavaliere, il formarsi dell'Ulivo e la sua fine con la caduta del Governo Prodi, le leggi Maccanico, Gasparri e Gentiloni, la travagliata esistenza del PD, il naturale alternarsi dei cicli politici. E, ora, i giorni scuri in cui alcuni potrebbero perdere fiducia nel futuro del capitalismo. Da trent'anni la questione televisiva ingombra la scena politica italiana. Può essere piantata come bandiera dell'opposizione al centrodestra berlusconiano. Oppure può essere studiata per capire le cause delle tante anomalie italiane, di cui fa parte.
Four referendum questions, Constitutional Court rulings, a pair of eighteen government crisis: for thirty years, the tv issue is intertwined with the political events in Italy. It did not happen in any other Western country; Neither the owner of almost half of the national television channels looks at elections five times in fourteen years, three times the WINS and becomes head of Government. More than thirty years long did the "war" on television. It is rooted in criticism of the cultural industry. His battles were part of a game that had to mail the political order in the country: the 1980s, the rise of Knight, the formation of the olive tree and its end with the fall of the Prodi government, laws Maccanico, Gasparri and Gentiloni, the troubled existence of PD, a natural alternation of political cycles. And, now, the dark days where some may lose confidence in the future of capitalism. For thirty years the question cluttered television the Italian political scene. Can be planted as opposition to the centre-right Berlusconi flag. Or it can be studied to understand the causes of the many worldwide anomalies, of which it is part.