Lettere e testimonianze - 9788884163738

Lettere e testimonianze: "Tra gli impressionisti Degas è certamente il più eretico. Amava Ingres e Velàzquez, il disegno e la copia dagli antichi. La natura, al contrario, lo stordiva, lo soffocava. Così, mentre i colleghi uscivano all'aria aperta per catturare le vibrazioni luminose, per fermare il tempo in una sequenza di attimi, per cogliere la mutevolezza delle cose, Degas preferiva aggirarsi nelle strade di Parigi, tra i tavolini dei bistrot, entrare nei salotti, sostare nei ridotti dei teatri o sui divani di un bordello, spiare nell'intimità delle loro stanze donne nude, indifese, colte nelle loro pose segrete, nei loro rituali quotidiani, inconsapevoli che un implacabile voyeur le sta osservando. Il pennello, la matita, il pastello di Degas tracciano così i contorni e le coordinate di un reale senza enfasi, perché per lui la vita, da sola, ha già dell'incredibile: 'Il vero realista non dissimula niente, ma pone ogni cosa al suo posto; classifica, a seconda del grado di interesse, gli elementi che concorrono alla sua composizione; stabilisce in questo modo una scelta, e, se questa scelta è giudiziosa, è stile'. Ed è questo bisogno di veridicità, questo perpetuo desiderio di penetrare la forza e la consistenza della materia, di cogliere la sequenza ritmica dei movimenti, che ha spinto Degas a modellare, anche con la creta e con la cera, le forme dei suoi cavalli, le sagome delle sue ballerine, le curve dei corpi delle sue donne. 'Ciò di cui ho bisogno è di esprimere la natura...'" (Lorella Giudici)
"Among the Impressionists Degas is certainly the most heretical. He loved to Ingres and Vel??zquez, drawing and copying by the ancients. Nature, on the contrary, the stunned, choked him. So while colleagues were coming out in the open air to capture bright vibrations to stop time in a sequence of moments, to seize the mutability of things, Degas preferred prowling the streets of Paris, between the bistro tables, going into living rooms, within the theatre or reduced on the couches of a brothel, spy in the privacy of their rooms naked women, helpless , educated in their secret poses in their daily rituals, unaware that a relentless voyeur is watching her. The brush, pencil, pastel by Degas paint so the contours and the coordinates of a real without emphasis, because for him the life alone already incredible: ' the true realist not concealing anything, but puts everything in its place; ranking, depending on the degree of interest, the elements that contribute to its composition; establishes such a choice, and, if this choice is judicious, is style '. And it is this need for accuracy, this perpetual desire to penetrate the strength and consistency of matter, to grasp the rhythm sequence of movements, which pushed Degas to shape, even with clay and wax, the shapes of his horses, the silhouettes of dancers, the curves of the bodies of his women. ' What I need is to express the nature ... ' " (Lorella Judges)