Andar per malghe in Trentino. Vol. 2: 30 semplici itinerari - 9788868760748

Andar per malghe in Trentino. Vol. 2: 30 semplici itinerari: Nel primo volume "Andar per malghe" era la gastronomia, o comunque l'agriturismo, che ci spingeva ad andar per monti; in questo secondo volume invece è la storia del luogo, della malga stessa o di chi faticosamente ci lavora ad invitarci a metterci in cammino. Genti di montagna, casari e malgari, tra cui molte donne, mantengono curate, con enorme fatica, le cosiddette terre alte, gli alpeggi. Non bisogna dimenticare infatti che gran parte della superficie agraria utilizzata in Trentino, 110.000 ettari circa, è costituita da prati e pascoli a fronte di uno sfruttamento delle legnose agrarie di soltanto 22.000 ettari e di un coltivato a seminativo di poco più di 3.000 ettari. La contemporaneità ha portato con sé la scomparsa di tutto quel mondo di credenze, leggende e riti di cui l'alpeggio e la malga erano portatori. Pensiamo soltanto alle credenze di un tempo legate all'alpeggio inteso come limes tra il mondo dell'aldilà e dell'aldiquà. L'estate spazio dei vivi, anche se le zone che lo sovrastano sono abitate da presenze soprannaturali, d'inverno appartiene agli spiriti ed era uno spazio tabù, oggi infranto dall'apertura invernale di alcune malghe - giusta e anzi auspicabile sotto l'aspetto economico e turistico - e dal via vai di scialpinisti, ciaspolatori, ecc.
In the first volume "Andar per malghe" was food, or otherwise the farm, encouraged us to go to the mountains; in this second volume, on the other hand, is the history of the place, the same or painstakingly work to invite us to walk. Mountain folk, dairymen and herders, including many women, maintain, with enormous effort, the so-called high land, pastures. We must not forget that a large part of the agricultural surface used in Trentino, 110,000 hectares, consists of pastures against exploitation of agrarian Woody only 22000 hectares and planted with arable land of about 3000 hectares. Modernity has brought with it the disappearance of all that world of beliefs, legends and rituals of the pastures and the mountain were destroyed. Just think of the past beliefs related to intended as limes between the world of the afterlife and the afterlife. The summer of the living space, even if the above areas are inhabited by supernatural presences, winter belongs to spirits and was a taboo, today broke the opening some winter huts right and indeed desirable-in terms of economic and tourism-and the coming and going of backcountry skiers, snowshoers, etc.