- Libreria
- >
- Libri
- >
- Letteratura
- >
- Shakespeare: studi e critica
- >
- Icone della malinconia. I sonetti di William Shakespeare
Icone della malinconia. I sonetti di William Shakespeare - 9788887088069
di Angelo Deidda edito da CUEC Editrice, 1996
- € 14.46
-
A causa delle condizioni di fornitura offerte dal nostro fornitore
siamo costretti a conteggiare ulteriori € 5.00 di spese in aggiunta al prezzo di copertina - € 19.46
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Icone della malinconia. I sonetti di William Shakespeare
- Autore: Angelo Deidda
- Editore: CUEC Editrice
- Collana: Simplegadi
- Data di Pubblicazione: 1996
- Genere: letterature straniere: critica
- Argomento : Shakespeare, William
- Pagine: 156
- ISBN-10: 8887088063
- ISBN-13: 9788887088069
"...è a mia peculiare malinconia compostada elementidiversi, quintessenzadi varie sostanze, e più precisamentedi tantedifferenti esperienzedi viaggidurante i quali quel perpetuo ruminare mi ha sprofondato in una capricciosissima tristezza". Non volendo far citazione ovviadi ’Amleto’ basta questa battutadi Jacques in ’As You ike It’ per rendersi contodi quanto a malinconia (o melanconia) sia ammorbamento tedioso e assai frequente in Shakespeare. Malinconia e homour sono mescolati e inseparabili nel Principedidanimarca tanto quanto in questo personaggio primariodi un’opera secondariadel Bardo: tanto quanto nel’autore stesso. Tanto è vero che potrebbedirsi , con Klibanskiy, che "come a melanconia è a tristezzadiventata eggera, così o humour è il comico che ha perso a pesantezza corporea" tant’è che Amleto, Jacques e o stesso Shakespearedei sonetti sono spiriti, essenze, anime che si confessano in quanto anime: privedela carne. a melanconiadel’immenso autore, naturalmente, regna sul palcoscenico e, tuttavia, meritodi Angelodeidda è averne scorto tracce e segni anche nei sonetti. "Particele minutissimed’umori" si esprimono facendosi scorgeredai versi sìda rendere "la mia peculiare malinconia", composta "da elementidiversi". Gravità espressa per poesia, ardore che vived’ombre, parole che procedono in alusioni: gli spiritidi Shakespeare,di Shakespeare il maled’anima.
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Icone della malinconia. I sonetti di William Shakespeare"
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Icone della malinconia. I sonetti di William Shakespeare"
"...è a mia peculiare malinconia compostada elementidiversi, quintessenzadi varie sostanze, e più precisamentedi tantedifferenti esperienzedi viaggidurante i quali quel perpetuo ruminare mi ha sprofondato in una capricciosissima tristezza". Non volendo far citazione ovviadi ’Amleto’ basta questa battutadi Jacques in ’As You ike It’ per rendersi contodi quanto a malinconia (o melanconia) sia ammorbamento tedioso e assai frequente in Shakespeare. Malinconia e homour sono mescolati e inseparabili nel Principedidanimarca tanto quanto in questo personaggio primariodi un’opera secondariadel Bardo: tanto quanto nel’autore stesso. Tanto è vero che potrebbedirsi , con Klibanskiy, che "come a melanconia è a tristezzadiventata eggera, così o humour è il comico che ha perso a pesantezza corporea" tant’è che Amleto, Jacques e o stesso Shakespearedei sonetti sono spiriti, essenze, anime che si confessano in quanto anime: privedela carne. a melanconiadel’immenso autore, naturalmente, regna sul palcoscenico e, tuttavia, meritodi Angelodeidda è averne scorto tracce e segni anche nei sonetti. "Particele minutissimed’umori" si esprimono facendosi scorgeredai versi sìda rendere "la mia peculiare malinconia", composta "da elementidiversi". Gravità espressa per poesia, ardore che vived’ombre, parole che procedono in alusioni: gli spiritidi Shakespeare,di Shakespeare il maled’anima.