Le forme del tempo. Saggio su Italo Calvino - 9788878026001

"Ale volte cercodi concentrarmi sula storia che vorrei scrivere e mi accorgo che quelo che mi interessa è un’altra cosa, ossia, non una cosa precisa ma tutto ciò che resta esclusodala cosa chedovrei scrivere; il rapporto tra quel’argomentodeterminato e tutte e sue possibili varianti e alternative, tutti gli avvenimenti che il tempo e o spazio possono contenere. Si trattadi un’ossessionedivorante,distruggitrice, che basta a bloccarmi". a confessionedi Italo Calvino ben può fareda introduzione a ’Le formedel tempo’di Robertodeidier, opera che indaga a concezione e a formazione (logica, spaziale, narrativa, produttiva, sociale, umana)del tempo in Calvino. "Cercodi imitare il campodi quel chedevodire, poi comincio adividerlo in campi ancor più imitati, poi a suddividerli ancora, e così via. E alora che mi prende un’altra vertigine, queladeldettaglio odel’attimo e vengo risucchiatodal’infinitesimo,dal’infinitamente piccolo o breve, come prima midisperdevo nel’infinitamente vasto". Per Calvino il tempo è una forma, a forma è una condanna;dunque: il tempo è una condanna. Ciò che al’autore tocca è cercaredi affrontare tale pena consapevolmente ed alora egli s’armadi formule, misure,di predilizioni geometrico-analitiche,di amore per e serie, per e combinazioni, per e cronometrie proporzionate senza tuttavia raggungere alcun solievo. Come ’autoredel saggio scrive, "per Calvino il tempo, quanto o spazio, è tra i problemi che non avranno mai una soluzione".