Orizzonte mobile - 9788806197933

Orizzonte mobile: Mentre narra la propria spedizione antartica, Daniele Del Giudice ripercorre i taccuini di quelle coraggiose spedizioni altrimenti sconosciute ai più, con naufragi, navi imprigionate mesi e mesi tra i ghiacci, equipaggi indomiti, marinai sull'orlo della disperazione o annientati dalla follia: sono gli ultimi veri racconti d'avventura, che hanno fissato il mito e la memoria di questa Terra Incognita. Con un lavoro di intarsio, al confine tra vita e letteratura, l'autore ricostruisce una "iperspedizione" che collega fra loro episodi di viaggi storicamente realizzati, ripercorrendoli sui sentieri del mondo e su quelli della scrittura. Giocando sulla diversità delle prospettive e delle voci, ci offre un "orizzonte mobile" nello spazio e nel tempo ma stabile e duraturo nei sentimenti che suscita. Un viaggio fuori dal tempo, dentro un paesaggio ipnotico e indifferente all'uomo, di sublime bellezza: dal giallo ocra delle pampas ai ghiacciai che colano in acqua, tra cime rocciose, nevi eterne e precipizi. Davanti agli occhi, un orizzonte di ghiaccio e luce, sempre sfuggevole. Sono luoghi, storie, giorni, anni, ere geologiche che resistono alla prospettiva lineare del semplice raccontare. Una millenaria geometria naturale che ogni cosa stratifica, ogni memoria cristallizza. Un mondo simultaneo di cui questo libro è il canto.
While narrating his own Antarctic expedition, Daniele Del Giudice retraces the notebooks of those courageous expeditions otherwise unknown to most, with shipwrecks, ships trapped in ice for months and months, crews indomitable, sailors on the brink of despair or annihilated by Madness: are the last true adventure tales, they have set the myth and memory of this Terra Incognita. With an inlay, on the border between life and literature, the author reconstructs a "iperspedizione" that connects historically travel episodes made, ripercorrendoli on the trails of the world and those of Scripture. Playing on the diversity of perspectives and voices, gives us a "horizon" in space and time but stable and enduring in the feelings it arouses. A journey out of time, in a landscape of sublime hypnotic beauty and indifferent to man: from yellow ocher water running off glaciers of the pampas, between rocky peaks, eternal snows and precipices. Before my eyes, a horizon of ice and light, always elusive. They are places, stories, days, years, geologic eras that resist linear perspective than just tell. A millenary natural geometry that everything Stratify, every memory crystallizes. A world of which this book is singing.