La Spagna vuota - 9788838939662

La Spagna vuota: La Spagna, come altri paesi europei tra cui, l'Italia, ha visto svuotarsi nel corso dei decenni parte del suo territorio. Questo fenomeno inizia nel dopoguerra con l'abbandono delle campagne e delle province e il rapido processo di inurbamento prima verso Madrid e Barcellona e poi a favore di città di medie dimensioni come Saragozza, dove vive l'autore Sergio del Molino. È da qui che inizia un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso le zone profonde e semidisabitate della penisola iberica, nella densità della Storia e nella rarefazione del presente della «Spagna vuota», termine da lui coniato e che è entrato nel lessico contemporaneo. Dosando eventi storici, fatti di cronaca, letteratura, cinema, cultura alta e popolare, lo scrittore indaga cause e circostanze, e riflette sulle conseguenze di tale desertificazione umana sulla vita sociale, politica e privata degli spagnoli. Studiando il fenomeno del Molino scopre cose inaspettate: forse una «Spagna piena» non è mai davvero esistita, e attorno a quegli agricoltori che oggi sono oggetto di un recupero nostalgico esistono dei miti, delle leggende nere di cupa ferocia che narrano di folli atti di violenza. Al tempo stesso rintraccia un orgoglio che a partire dagli anni Trenta, dalle Missioni pedagogiche che portano la cultura nei villaggi, arriva ai nostri giorni, ai giovani maestri e professori destinati alle scuole di campagna che si sobbarcano ore di viaggio per raggiungere luoghi dove non c'è quasi più nulla e nessuno. Emerge così un ritratto letterario, politico e culturale rivelatorio anche per i lettori italiani, pe
Spain, like other European countries including Italy, has seen part of its territory emptied over the decades. This phenomenon began in the post-war period with the abandonment of the countryside and provinces and the rapid process of inurbadination first towards Madrid and Barcelona and then in favor of medium-sized cities such as Zaragoza, where the author Sergio del Molino lives. It is from here that begins a journey through time and space, through the deep and semi-inhabited areas of the Iberian Peninsula, in the density of history and in the rarefaction of the present of the "empty Spain", a term he coined and entered into the contemporary lexicon. Dosing historical events, news events, literature, cinema, high and popular culture, the writer investigates causes and circumstances, and reflects on the consequences of such human desertification on the social, political and private life of Spaniards. Studying the phenomenon of the Molino discovers unexpected things: perhaps a "full Spain" has never really existed, and around those farmers who today are the subject of a nostalgic recovery there are myths, black legends of gloomy ferocity that tell of crazy acts of Violence. At the same time, it traces a pride that since the 1930s, from the educational missions that bring culture to the villages, reaches our days, to the young teachers and professors destined for country schools who endure hours of travel to reach places where there is almost nothing and no one. This is how a revealing literary, political and cultural portrait emerges for Italian readers, for