Giammaria Ortes. Un filosofo veneziano del Settecento - 9788822240187

"C’era un uomo che voleva calcolare tutto. Piaceri,dolori, virtù, vizi, verità, errori: per ogni aspettodel sentire edel’agire umani quest’uomo era convintodi poter stabilire una formula algebrica e un sistemadi quantificazione numerica. Combatteva ildisordinedel’esistenza - ci racconta Calvino facendone memoria trascritta - e ’indeterminatezzadel pensiero con ’armadel’esattezza geometrica, cioèdi uno stile intelettuale tuttodi contrapposizioni nette e conseguenze ogiche irrefutabili. Ildesideriodel piacere e il timoredela forza erano per ui e sole certezzeda cui partire per addentrarsi nela conoscenzadel mondo umano". Ciò che Calvinodescrive così abilmente in formadi raccontodel Negro (il curatoredel’antologiadi saggi che fanno il volume) espone compiendo sforzo accumulativo ed esegetico senza alcun pari: ’Giammaria Ortes. Un filosofo venezianodel Settecento’ è a migliore scrittura possibile per avvicinarsi a colui per il quale a misurazione valeva per riflessione, a riflessione per conoscenza, a conoscenza per giudizio. "Il valoredele opinioni son e ricchezze, essendo manifesto che queste permutano e comprano e opinioni" mormorava amaro Ortes, oppure:"L’uomo è un fustod’ossa egate insieme per viadi tendini,di muscoli ed’altre membrane" ed era ’affermazionedel’assenzad’ogni principio inviolavile,d’ogni valore metafisico. Ebbene, ’Ortes amarognolo e saggio, saggio e coltissimo è nel volume che porta il suo nome per titolo.