Scritti sull'arte - 9788884160393

Scritti sull'arte: "Di fronte a un oggetto veramente bello un istinto segreto ci avverte del suo valore e ci costringe ad ammirarlo malgrado i pregiudizi o le antipatie. Questo accordo tra persone in buona fede dimostra che se tutti gli uomini sentono l'amore, l'odio o le passioni nello stesso modo, se sono inebriati dagli stessi piaceri o straziati dagli stessi dolori, ugualmente si commuovono di fronte alla bellezza, come si sentono urtati alla vista del brutto, cioè dell'imperfezione. Accade però che se hanno il tempo di riesaminarsi e di rivivere la primitiva emozione parlando o scrivendo, questi ammiratori prima così unanimi non si intendono più, nemmeno sui punti principali della loro ammirazione; le abitudini di scuola, i pregiudizi culturali o patriottici tornano ad imporsi e sembra allora che i giudici più competenti siano i più propensi a contraddirsi; perché la gente senza pretese o si commuove poco, o conserva la primitiva ammirazione. In queste varie categorie non consideriamo l'esercito degli invidiosi, che il bello getta sempre nella disperazione."
"In the face of a truly beautiful object, a secret instinct warns us of its value and forces us to admire it despite prejudices or dislikes. This agreement between people in good faith shows that if all men feel love, hatred or passions in the same way, if they are intoxicated by the same pleasures or torn apart by the same pains, they are equally moved in the face of beauty, as they feel bumped at the sight of the ugly, that is, of imperfection. It happens, however, that if they have time to re-examine and relive the primitive emotion by speaking or writing, these first admirers so unanimously no longer understand each other, not even on the main points of their admiration; school habits, cultural or patriotic prejudices are once again imposed and it seems then that the most competent judges are the most likely to contradict themselves; because people are unpretentious or move little, or retain their primitive admiration. In these various categories we do not consider the army of the envious, which the beautiful always throws into despair."