Non chiamateli kamikaze. Dai Cavalieri del vento divino ai tagliagole dell'Isis - 9788898620425

Non chiamateli kamikaze. Dai Cavalieri del vento divino ai tagliagole dell'Isis: Negli anni successivi alla tragedia dell'11 Settembre uno dei termini più utilizzati dai media in occasione di nuovi attentati terroristici è stato kamikaze. Un chiaro esempio di metonimia fuorviante. Nella lingua giapponese significa Vento Divino, il leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone dall'invasione mongola del 1281. Le formazioni suicide ideate dall'ammiraglio Takijirô Ônishi durante la Seconda Guerra Mondiale erano invece chiamate tokkôtai (Corpo Speciale d'Attacco) e per natura storica, antropologica, religiosa e bellica sono ben lontane dal concetto moderno di attacco suicida, specie di matrice islamica. Per gli integralisti sono shuhadâ, testimoni della fede, mentre per i nipponici sono jibaku tero, terroristi autoesplodenti. Con lo scopo di mettere ordine nella percezione del fenomeno, il libro traccia un solco netto nella natura dei vari guerriglieri suicidi succeduti nel tempo.
In the years following the tragedy of 11 September one of the most used terms in the media on the occasion of new terrorist attacks was a suicide bomber. A clear example of metonymy misleading. In the Japanese language means divine wind, the legendary Typhoon that is said to have saved Japan from Mongol invasion of 1281. The formations suicide designed by Admiral Takijir?? nishi during World War II were called tokk? tai (special force) and for historical, anthropological, religious and military nature are far from the modern concept of attack suicidal, sort of Islamic origin. For the fundamentalists are shuhad?, witnesses to the faith, while the Japanese are autoesplodenti tero, jibaku? terrorists. With the purpose to bring order in the perception of the phenomenon, the book draws a furrow in the nature of the various NET suicide guerrillas followed over time.