Crisi finanziaria globale, stato e mercato - 9788820748272

Crisi finanziaria globale, stato e mercato: Alla fine degli anni Settanta del secolo scorso si celebrava il ritorno al mercato e al liberismo e si chiudeva la parentesi keynesiana seguita alla crisi del 1929 e centrata sul ruolo dell'intervento pubblico nell'economia. La crisi finanziaria globale, tuttavia, ci ha ricordato i limiti derivanti dai processi di liberalizzazione e deregolamentazione dei mercati finanziari (anche se non manca chi evidenzia le responsabilità derivanti dall'intervento pubblico e, paradossalmente, dalla stessa regolamentazione), cosicché il pendolo sembra oscillare nuovamente in favore dell'intervento pubblico. Il dilemma stato-mercato resta però più aperto che mai, viste le distorsioni prodotte dal primo e quelle generate dal secondo. Ne segue che stato e mercato, proprio a causa dei limiti di entrambi, devono essere considerati come complementari piuttosto che sostituti fra loro. Questo volume affronta il tema della crisi finanziaria globale, utilizzando un linguaggio accessibile anche ai non specialisti e raccogliendo contributi diversi, relativi sia a discipline come la storia delle crisi finanziarie (G. Conti), l'economia monetaria internazionale (P. Della Posta), l'economia dell'informazione (M. L. Ruiz) e la storia contemporanea (A. Volpi), sia all'esperienza diretta maturata da chi opera sui mercati finanziari (M. Ghiraldelli). Ne risulta un'analisi multiprospettica, capace di individuare le possibili vie da seguire per uscire dalla crisi ed evitare che si ripresenti in futuro.
At the end of the seventies of the last century was celebrated the return to the market and liberalism and close the parentheses following the 1929 crisis and Keynesian centered on the role of public intervention in the economy. The global financial crisis, however, reminded us of the limitations arising from the processes of liberalisation and deregulation of financial markets (though there are those who highlight liabilities resulting from government intervention and, paradoxically, by the same regulation) so that the pendulum seems to be swinging back in favor of public intervention. The dilemma was more open than ever, remains market-given the distortions produced by the first and those generated by the second. It follows that the State and the market, precisely because of the limitations of both should be regarded as complementary rather than substitutes. This volume addresses the issue of the global financial crisis, using language accessible to non-specialists and by collecting general contributions, for both disciplines like history of financial crises (g. Conti), the International Monetary Economics (p.), economics of information (m. l. Ruiz) and contemporary history (a. Volpi), both on direct experience gained from those working in the financial markets (m. Ghiraldelli). The result is an analysis multiperspective, able to identify possible ways forward to overcome the crisis and prevent it from happening again in the future.