Elogio della singolarità. Saggio sulla modernità tardiva - 9788895481524

Elogio della singolarità. Saggio sulla modernità tardiva: Per evitare il ritorno di certezze oppressive, la modernità tardiva genera un individuo vuoto e malleabile. Il paradosso vuole così che l'individuo contemporaneo finisca per somigliare a quello che obbediva ai totalitarismi per mancanza di coscienza. Cosa ha lasciato la crisi delle ideologie? Cosa ha imparato l'uomo dall'esperienza della spersonalizzazione avvenuta nel XX secolo? Come recuperare davvero la dignità dell'essere umano, calpestata ieri e sbandierata oggi? Questi gli interrogativi a cui l'autrice cerca di rispondere. «Questo libro è stato scritto al volgere del secolo, tra la caduta del muro di Berlino e il massacro dell'11 settembre. Esso cerca di descrivere i primi passi di un'epoca nuova. Non ho voluto chiamare quest'epoca "post-modernità", in quanto trattasi di un'espressione troppo sfruttata dalle filosofie della decostruzione. Ho proposto di chiamarla "modernità tardiva", in ricordo dell'"antichità tardiva", intesa come la vecchiaia di un mondo.» (Chantal Delsol, dalla Prefazione all'edizione italiana). Chantal Delsol (Parigi 1947) è uno dei filosofi più attivi nel panorama culturale francese. Editorialista del «Figaro», docente di filosofia a Parigi, è membro della Académie des Sciences morales et politiques.
To avoid the return of oppressive certainties, late modernity generates an individual emptiness and malleable. The paradox takes so that the individual contemporary finishes to resemble what tallied totalitarianism for lack of conscience. What has left the crisis of ideologies? What did you learn from the experience of depersonalization man in the 20th century? How to recover the dignity of the human person, really trampled yesterday and flaunted today? These are the questions to which the author tries to answer. "This book was written at the turn of the century, between the fall of the Berlin wall and the massacre of 11 September. It tries to describe the first steps of a new era. I wouldn't call this age "post-modern", as it is an expression too exploited by philosophies of deconstruction. I proposed to call it "late modernity" in memory of "late Antiquity", understood as the old age of a world. " (Chantal Delsol, from the preface to the Italian Edition). Chantal Delsol (Paris 1947) is one of the most active in the cultural landscape French philosophers. Columnist of ??Figaro??, Professor of philosophy in Paris, is a member of the Acad??mie des Sciences morales et politiques.