Contro la paura - 9788868528935

Contro la paura: È l'elemento più evidente, diffuso e contagioso che affligge il nostro tempo: la paura. La credevamo scomparsa con i secoli bui e invece è più viva che mai. Paura del jihadista della porta accanto, paura dell'invasione di migranti, paura dei vaccini o dell'ebola e dell'aviaria, paura della crisi e della povertà. Come siamo arrivati fin qui? E come uscire da quest'età dell'incertezza? Per rispondere a queste domande cruciali per la nostra società, con un approccio multidisciplinare - storico, geopolitico ed epidemiologico -, il libro analizza prima le "derive" della paura, che viene usata come arma nella guerra asimmetrica del terrorismo, come strumento di controllo e indirizzo dalla politica, oltre che dai media tradizionali e dal web, e infine come strumento di persuasione occulto per fini economici. Svelati questi meccanismi perversi, gli autori ci offrono un loro "antidoto" a questo virus dei giorni nostri, una risposta culturale, articolata nei rapporti fra istituzioni e cittadini, fra Stati, religioni e modelli sociali diversi, che va dalla scuola al sistema sanitario all'uso dei media. Perché per aprirci senza paura all'altro e al cambiamento che comporta dobbiamo solo capire e superare i nostri limiti.
And the most obvious, widespread and contagious that plagues our time: fear. The thought vanished with the dark ages and instead is more alive than ever. Fear of jihadist next door, afraid of an invasion of immigrants, fear of ebola and avian influenza, vaccines or fear of the crisis and poverty. How did we get here? And how to get out of this age of uncertainty? To answer these crucial questions for our society, with a multidisciplinary approach-epidemiological, geopolitical and historical-, the book analyzes first the "excesses" of fear, which is used as a weapon in asymmetrical warfare of terrorism as an instrument of control and address the policy, as well as by traditional media and on the web ??? and finally as occult persuasion tool for economic ends. Revealed these perverse mechanisms, the authors offer us their "antidote" to this virus of today, a cultural response, articulated in relations between institutions and citizens, between States, religions and different social models, ranging from education to health care to the use of the media. Because to open ourselves without fear and we just need to figure out which involves change and overcome our limits.