Sub-limis e sub-limo. Al limite estremo: fra Goya e Malevic - 9788857529165

Sub-limis e sub-limo. Al limite estremo: fra Goya e Malevic: La rottura del patto mimetico, basato sulla corrispondenza fra io e mondo, fra visione e rappresentazione, prende avvio irreversibilmente con il Romanticismo. La riflessione sul sublime riprende in questo momento; nell'Arte, non più imitazione del mondo naturale, né creazione o invenzione del Bello, si sancisce il definitivo superamento dell'imitazione del dato reale. Derivato da sub-limine, il sublime indica qualcosa di altissimo, che sta sopra l'architrave della soglia di casa (limen), ma anche, considerando la diversa accezione di sub-limo, ciò che sta sotto il fango, il profondo e l'abissale. Mai lo sguardo che accompagna l'esperienza del sublime sarà immobile rispetto all'orizzonte. Il testo si sviluppa entro questi due termini: da una parte le immagini, fra gli altri, di Friedrich e Goya che, da differenti punti di vista, indagano fino al limite estremo il paesaggio e gli abissi dell'anima; dall'altra il percorso intrapreso da Kandinskij a Malevic, che, dal superamento del visibile, condurrà verso l'invisibile e l'infigurabile. Entrambi i poli del sublime, l'Altissimo e l'Abisso, raccontano in tal modo, anche se da ambiti distinti, la crisi irreversibile del soggetto e della ragione classica.
The breaking of the Covenant Camo, based on correspondence between me and the world, between vision and representation, begins irreversibly with romance. The reflection on the sublime resumes right now; in art, no more imitation of the natural world, nor creation or invention of beauty, it enshrines the definitive overcoming of the imitation of real data. Derived from the outset, the sublime indicates something very high, standing above the lintel of the door (limen), but also considering the different meaning of sub-limo, what lies beneath the mud, the deep and the abysmal. Never look that accompanies the experience of the sublime will be motionless relative to the horizon. The text develops within these two terms: on the one hand the images, among others, Friedrich and Goya which, from different points of view, investigating up to extreme limits on landscape and the depths of the soul; the route taken by Kandinsky to Malevich, who, against exceeding visible, will lead to the invisible and unfigurable. Both poles of the sublime, the most high, and the abyss, recount in this way, although from separate areas, the irreversible crisis of the subject and of reason.