Kurt Cobain. Quando ero un alieno - 9788866347705

Kurt Cobain. Quando ero un alieno: "I Nirvana, il gruppo più bello del mondo. Erano in tre, tre allegri ragazzi morti. Poi uno è morto sul serio. Anzi, si è ammazzato. Ricordo perfettamente quel giorno nella primavera del 1994. Ero alla fiera del libro di Bologna con la cartella di disegni sotto al braccio. Incontrai Mauro Chiaretto, alias Spider Jack, e fu lui che mi chiese se avevo sentito di Kurt. Certo che avevo sentito. Cioè, in quel periodo tutti parlavano di lui. Era da poco stato ricoverato a Roma per una overdose. Sapevo che stava male. Comunque a me questa cosa non piaceva. Non capivo perché un gruppo così unico si lasciasse intrappolare da una comunicazione così invasiva, come succedeva ai gruppi negli anni '70. Tutti i giornali parlavano della dipendenza di Kurt, dei problemi con sua moglie Courtney Love, dei litigi con il produttore Steve Albini per la realizzazione di "In Utero". Mi sembrava una brutta operazione di marketing. Mica ne avevano bisogno. I Nirvana erano il miglior gruppo rock si fosse mai sentito in giro. E punto. Perciò annuendo risposi che sapevo dei casini che aveva. Come fosse un mio parente. Mauro capì che non avevo capito e me lo disse con discrezione. Kurt Cubain era morto. Si era suicidato. L'eco di quello sparo riportò tutti i fantasmi a galla nella mia testa, Ian Curtis per primo e poi tutti i suicidi che nella mia vita sono entrati con il loro strascico di domande e sensi di colpa. A un suicidio si cerca sempre un colpevole."
"The Nirvana, the band in the world. There were three of them, tre allegri ragazzi morti. Then one is dead serious. Indeed, he killed himself. Remember perfectly that day in the spring of 1994. I was at the book fair in Bologna with the folder of drawings under his arm. I met Mauro Claret, aka Spider Jack, and it was he who asked me if I had heard of Kurt. Of course I had heard. That is, at that time everyone was talking about him. Had recently been hospitalized in Rome for an overdose. I knew it was bad. However that doesn't make me like it. I couldn't understand why a group so only let trap by a communication so invasive, as happened to groups in the years ' 70. All the newspapers spoke of the dependence of Kurt, problems with his wife Courtney Love, quarrels with producer Steve Albini to complete "In Utero". I felt like a bad marketing operation. MICA needed them. Nirvana were the best rock band ever heard. And point. So I told him that I knew he had trouble nodding. Like a relative of mine. Mauro realized that I didn't know and told me quietly. Kurt Cubain was dead. Had committed suicide. The echo of that shot brought back all the ghosts to float in my head, Ian Curtis first and then all suicides in my life came with their trail of questions and guilt. Suicide attempts are always a culprit. "