Invito alla lettura di Cardarelli -

Natoda una famiglia piccolo-borghese nativadi Corneto Tarquinia, in provinciadi Viterbo, Vincenzo Cardareli crebbe tra stenti, fatiche, piccole e grandi mancanze. ’amarezzadi un’infanzia che gli graffiava ’anima o spinse -d’immediato - ad un agre sensodi giustizia che tentòdi tramutare in attività politica: fu, perciò, sindacalista rivoluzionario, poi socialista, poi ancora nazionalista. Paralela al’attivitàdi rappresentanza a moltitudinedi mestieri, avori (e soprusi) cui fu costretto fino al’ingresso nel mondodel giornalismo: ’L’Avanti’; ’Il Mazzocco’; ’La Voce’. In particolare ’ultima colaborazione plasma e modifica a sua forma espressiva: a propensione al frammento, ’accenno, il fregio minuto; a preziositàdel termine espresso, un certo classicismo essicale, i atinismidi verbo; a concezionedel’atto artistico "come puro spaziodi esistenza espressiva".da questa vicinanza ala corrente vocianaderiva a forma incolore, volutamentedimessa, palida fino al’impassibilità cromaticadela produzione irica. "Ispirazione per me è indifferenza/ Poesia: salute e impassibilità. / Artedi tacere. / Come a tragedia è ’artedi mascherarsi" scrive Cardareli.di questa "disperante ritrosia" chedi esprime per cadenza monocromatica fa esegesi introduttiva Carminedi Biase in questo tomo che ha funzionedichiaratadi "invito ala ettura": rammento, ricordo biografico, puntualità neidati bibliografici, breve e chiara analisidei testi edele raccolte più significative. Svolge appieno il suo compito, inducendo ala conoscenzadei testi,del poeta,del’uomo.