Generi e industria cinematografica in Italia. Il caso Titanus (1949-1964) - 9788867081202

Generi e industria cinematografica in Italia. Il caso Titanus (1949-1964): La Titanus è la casa di produzione più longeva della storia del cinema italiano. Nel 2004 ha celebrato i cento anni di attività, poco prima della scomparsa di Goffredo Lombardo, che la portò al successo sia nell'ambito del cinema di genere, con i melodrammi interpretati da Amedeo Nazzari e con la serie di Pane, amore e fantasia, che in quello del film d'autore. Questo volume è in particolare dedicato ai prodotti popolari della Titanus degli anni d'oro (a cominciare da Catene di Raffaello Matarazzo, il maggior incasso della stagione 1949-50), e si concentra soprattutto sulle dinamiche industriali e sui generi che hanno permesso la continua espansione della compagnia. Il saggio approfondisce anche una serie di questioni relative all'industria del cinema nazionale negli anni della sua massima fortuna, come ad esempio l'evoluzione delle pratiche produttive nei primi vent'anni del dopoguerra, o i legami che il cinema di genere italiano intrattiene con le forme spettacolari tradizionali (come la sceneggiata o il teatro di rivista) e con il nuovo paesaggio mediatico degli anni del boom economico. Quello che ne emerge è il ruolo fondamentale svolto da una realtà industriale di primo piano in un momento cruciale del processo di modernizzazione del Paese.
The Titanus is the longest running production of Italian film history. In 2004 celebrated 100 years of activity, just prior to the disappearance of Goffredo Lombardo, who took her to the success both in the field of genre cinema, with melodramas starring Amedeo Nazzari and with bread, love and dreams, and in the films. This volume is specifically dedicated to popular products of Titanus from the golden years (starting with Chains by Raffaello Matarazzo, the highest-grossing of the season 1949-50), and focuses primarily on industrial dynamics and on genres that allowed the continued expansion of the company. The essay explores a range of issues relating to the national cinema industry in the years of his greatest luck, such as the evolution of production practices in the first twenty years of the postwar period, or the bonds that the Italian genre cinema with spectacular traditional forms (like the skit or Revue) and with the new media landscape in the years of economic boom. What emerges is the key role played by a prominent industry at a crucial time in the process of modernization of the country.