Buon sangue non mente. La biologia fra razzismo ed egualitarismo - 9788824923187

Buon sangue non mente. La biologia fra razzismo ed egualitarismo: Quando a Einstein la dogana americana chiese di indicare la propria razza il grande scienziato scrisse "razza umana", cancellando quelle divisioni discriminatorie che separavano le persone di origine diversa. Oggi le scienze della vita hanno dimostrato che esiste una sola specie umana senza distinzione di razze mettendo fine ai pregiudizi sui quali si reggeva il razzismo. Il saggio ripercorre le tappe delle classificazioni razziali attraverso l'opera di scienziati e intellettuali di tutti i tempi, riconducendole a due filoni di pensiero contrapposti, l'uno dominato dalla importanza esclusiva del sangue (oggi diremmo dell'eredità genetica) e l'altra dalle influenze ambientali (leggi cultura). Le due visioni contrapposte sono diventate nel XX secolo il substrato profondo dal quale sono state innervate rispettivamente il nazismo e il comunismo che su quei principi hanno costruito la loro idea di società.
When Einstein asked the American customs to indicate their race, the great scientist wrote "Human race", erecting those discriminatory divisions that separated people of different origins. Today, life sciences have shown that there is only one human species without distinction of races, putting an end to the prejudices on which racism was held. The essay retraces the stages of racial classifications through the work of scientists and intellectuals of all time, returning them to two strands of thought opposed, the one dominated by the exclusive importance of blood (today we would say the inheritance And the other by environmental influences (read culture). In the twentieth century, the two opposing visions became the deep substrate from which Nazism and communism were innervated respectively, which built their idea of society on those principles.