Esperienza e intenzionalità. Tre saggi sulla fenomenologia di Husserl - 9788881073467

Esperienza e intenzionalità. Tre saggi sulla fenomenologia di Husserl: Comunque la si realizzi e la si incarni, l'istanza della fenomenologia porta con sé una aspirazione descrittiva e una esigenza di rigore che non cessano di testimoniare la loro fecondità filosofica: essa sollecita a non staccarsi da quella fonte originaria che è il momento vivente della nostra esperienza, in cui si delineano evidenze e rivelazioni di senso, e a non abbandonarsi a più o meno manifesti irrazionalismi. I saggi qui pubblicati intendono pertanto delineare la fenomenologia husserliana come una filosofia dell'esperienza e come una radicale interrogazione delle condizioni di manifestatività. È in questa veste che essa può offrire oggi alla razionalità filosofica la possibilità di mantenersi all'altezza della sua ambizione. Ognuno dei tre capitoli, dalla sua angolatura, concorre a promuovere una interpretazione in senso non soggettivistico della fenomenologia, rimarcando che l'interesse per la sfera dell'esperienza e per la trama di correlazioni tra soggetto e mondo in cui essa si organizza non intende mettere tra parentesi il mondo per fare posto al soggetto, ma - al contrario - riguadagnare il mondo nella sua autentica concretezza. In tal senso la fenomenologia può forse offrire un utile contributo anche alla discussione in atto riguardo a ciò che chiamiamo "realtà".
However you perform and the incarnated, the instance of Phenomenology carries with it a descriptive and need a inlet of rigor that never cease to witness their philosophical fertility: it urges not to break away from that original source which is the living moment of our experience, where you outline the evidence and revelations of sense, and not to indulge in more or less irrazionalismi posters. The essays published here means therefore outline the Phenomenology as a philosophy of experience and as a radical questioning of manifestativit?? conditions. And in this capacity it can offer today to the philosophical rationale the chance to stay at the height of his ambition. Each of the three chapters, from his angle, helps to promote an interpretation of soggettivistico not Phenomenology, remarking that the interest in the sphere of experience and for the correlation plot between subject and world in which it organizes itself does not intend to put parentheses around the world to make place to the topic, but-on the contrary-to regain the world in its true reality. In this sense the phenomenology can perhaps offer a useful contribution to the ongoing debate about what we call "reality".